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Cronaca. Trani, arrestati gli autori della rissa e dell'omicidio di Biagio Zanni


Biagio Zanni soccorso da un passante
di Vittorio Massaro 
TRANI, 1 OTT. - Svolta, a Trani, nelle indagini per l'omicidio di Biagio Zanni, il 34enne ucciso una decina di giorni fa mentre cercava di far da paciere in una rissa.
I Carabinieri della Compagnia di Trani, coordinati dal pm Marcello Catalano, alle prime ore di stamane hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip nei confronti di uno dei presunti responsabili dell’omicidio. Il destinatario del provvedimento, un 19enne già noto alle forze dell'ordine per un precedente di polizia per reati contro la persona, è accusato di rissa e di omicidio volontario in concorso con minori.
Individuati anche questi ultimi. Per loro, sempre stamattina, il Tribunale per i minorenni di Bari ha disposto il provvedimento restrittivo in comunità. Ricostruita anche la dinamica dei fatti, che presenta elementi di inaudita bestialità, innanzitutto perché la lite, poi trasformatasi in rissa e sfociata nel brutale omicidio, è stata innescata – come quasi sempre accade – da motivi che gli investigatori hanno definito «abietti e futili».
Il gruppetto di giovanissimi ha cominciato a discutere con un altro giovane, amico di Biagio Zanni. Dalle parole ai fatti, il passo è stato brevissimo. Sono volati spintoni, pugni e schiaffi: Zanni è intervenuto per tentare di allontanare gli aggressori, ma è rimasto a sua volta coinvolto nel violento parapiglia. Il 19enne arrestato oggi non ha esitato a colpire più volte alla testa e al volto l'improvvisato paciere con il braccio ingessato.
Zanni, che ha tentato di difendersi rannicchiandosi e buttandosi a terra, è stato anche colpito all'addome due volte con un coltello a scatto. Ciononostante, le bestie hanno continuato a colpirlo con calci e ginocchiate fino a quando altre persone non sono intervenute e hanno allontanato il branco. Zanni è stato aiutato a raggiungere un'ambulanza nella vicina piazza Quercia, ma nel frattempo gli aggressori sono tornati alla carica per insultare e minacciare la vittima e i suoi soccorritori.
Trasportato all'ospedale di Andria in gravissime condizioni, Biagio Zanni è morto poche ore dopo, a causa della gravità delle lesioni riportate. Fondamentale per l'esito delle indagini – che tuttavia proseguono per risalire all’identità di altri responsabili del gravissimo episodio criminoso – l'apporto dei sistemi di videosorveglianza di quell’area nevralgica della città di Trani e di alcune testimonianze di cittadini coraggiosi e collaborativi.





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