Cronaca. Trani, torna a casa il patrimonio archivistico rubato oltre trent'anni fa
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Il Museo diocesano di Trani |
TRANI, 29 OTT. - Con la restituzione alla Biblioteca diocesana di Trani di 109 pergamene risalenti al XIV - XVIII secolo, si conclude un'altra fase dell’indagine seguita dal Comando dei Carabinieri del nucleo Tutela del patrimonio culturale dopo un ingente furto di beni archivistici e bibliografici avvenuto tra i primi anni ‘70 e gli ’80 da biblioteche e archivi ecclesiastici o comunali pugliesi.
L'inchiesta, condotta in collaborazione con l'Fbi, ha consentito nel 2009 il rimpatrio da Chicago di 348 pergamene, 792 libri editi tra il XVI ed il XIX secolo, 409 reperti archeologici integri o frammentati scavati clandestinamente in aree archeologiche apule, centinaia di documenti manoscritti e documenti autografi di regnanti, letterati, storici e musicisti italiani (tra gli altri, Giuseppe Garibaldi, Giuseppe Mazzini, Vittorio Emanuele II, Umberto I).
Il materiale è stato rinvenuto in una cittadina dell'Illinois, negli Usa, ed era nella disponibilità di un antiquario italo-americano deceduto nel 2007. Il locale Dipartimento di Polizia, intervenuto su richiesta di uno dei due eredi per dirimere un dissidio familiare, si è trovato di fronte all’oggetto del contendere: un'eredità costituita da 3.500 volumi antichi, manoscritti vari, reperti archeologici e pergamene. Vista la natura e l’ingente quantitativo del materiale, veniva attivato l’Ufficio Fbi di Chicago che, a sua volta, ha individuato l’Italia come Stato di provenienza del patrimonio storico e ha interessato i Carabinieri del nucleo Tpc di Roma.
I primi accertamenti hanno permesso di ricostruire le modalità con le quali, negli anni, i beni erano stati trafugati e di riconoscerli quali appartenenti al patrimonio culturale pugliese. L'immenso patrimonio librario e archivistico, rientrato in Italia, era stato temporaneamente affidato in parte all'Archivio di Stato di Bari e in parte alla Soprintendenza Archivistica per la Puglia e la Basilicata per completarne lo studio e provvedere alla sua attribuzione ai vari Enti proprietari.
Le pergamene sono state, inoltre, catalogate e digitalizzate nell'ambito del progetto "Pergamene di Puglia" per rendere fruibili agli utenti i fondi pergamenacei conservati in archivi di enti ecclesiastici, privati e pubblici. (C. St.)
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