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Cultura. Taranto, ad Angelita Sforza e Adriano Sforzi il premio De Baggis

La consegna del premio ad Adriano Sforzi
di Daniele Lo Cascio 
TARANTO, 6 OTT. - “Uomini proibiti”, di Angelita Fiore, nella sezione Mistero (concorso italiano di opere prime documentarie inedite); “L’equilibrio del cucchiaino”, di Adriano Sforzi, per la sezione Nuovi orizzonti (concorso internazionale di documentari): sono i titoli e gli autori che si sono aggiudicati la seconda edizione del Festival internazionale del Cinema documentario dedicato a Marcellino de Baggis che si è svolto a Taranto per iniziativa della onlus intitolata al giovane regista prematuramente scomparso.
Menzioni speciali dal Touring Club per “Meno male che è lunedì”, di Filippo Vendemmiati, e per “La sedia di cartone”, di Marco Zuin; menzione speciale della direzione artistica a “Sixty spanish cigarettes”, di Mark John Ostrowski. Infine, “Le più piccole del sessantotto”, di Elena Costa, e “Unlearing”, di Anna Pollio, hanno ricevuto il premio Digital update. Soddisfatti gli organizzatori.
La rassegna ha fatto registrare circa cinquecento presenze giornaliere. Il pubblico si è mostrato particolarmente attento alle tematiche affrontate e non si è limitato ad assistere passivamente alle proiezioni, ma ha partecipato con interesse ai dibattiti con i registi e agli eventi collaterali.
“Uomini proibiti” è una storia in cui l’amore germoglia e vive nonostante le regole della Chiesa cattolica, che in tanti chiedono di rivedere. Un viaggio in un universo poco conosciuto e di profondità insondabile, condotto dalla regista, con pudore e attenzione, dal punto di vista femminile, dove la privazione dell’amore diventa tema universale.
“L’equilibrio del cucchiaino”, invece, è la storia della grande famiglia Casartelli – Sforzi. Leonilda è il padre severo dei destini del suo circo Medrano, di cui Alberto Sforzi – detto Bertino – e Ghibli sono eredi per un’ostinata capacità di bravura, dedizione, amore e onestà. E’ un documentario di sentimenti passionali, di rispetto della tradizione delle famiglie circensi, ma anche uno sguardo e onesto sul mondo e sulle vite del circo e dei suoi protagonisti.





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