Politica. Il Consiglio regionale approva la nuova legge sull'assunzione di personale per i gruppi consiliari
L'aula del Consiglio regionale pugliese |
BARI, 14 OTT. - Circa 52 mila euro per ogni consigliere regionale pugliese. E' l'ammontare del contributo annuale previsto per il reclutamento del personale occorrente al funzionamento dei gruppi consiliari ed equivale al costo di un’unità di personale di categoria D, posizione economica D6. Il Consiglio regionale, con 37 voti favorevoli e 7 contrari del Movimento 5 Stelle, ha approvato la proposta di legge di modifica delle misure per assumere collaboratori. La legge prevede che il personale dei gruppi consiliari potrà essere acquisito: attraverso il distacco di dipendenti regionali in servizio presso il Consiglio, la Giunta o gli Enti strumentali della Regione; mediante il "comando" di dipendenti di altre pubbliche amministrazioni; attraverso i contratti previsti dalla legislazione vigente per l’acquisizione di prestazioni di lavoro subordinato o autonomo valevoli per il datore di lavoro privato. Per quanto riguarda questi ultimi, i presidenti dei gruppi consiliari potranno procedere su base fiduciaria ed entro i limiti del budget complessivo previsto e disponibile al netto di eventuali distacchi o comandi di altro personale, alla sottoscrizione di contratti di lavoro subordinati a tempo determinato, anche part time, o di lavoro autonomo, ivi inclusi incarichi di consulenza a soggetti o istituzioni pubbliche o private. All'unanimità è stato approvato anche un emendamento che sopprime la disposizione che allargava la disciplina prevista per il personale dei gruppi al dipendente regionale distaccato presso la Presidenza del Consiglio nella veste di segretario particolare del presidente.
Respinti a maggioranza, invece, altri tre emendamenti del M5S. Uno prevedeva una decurtazione del 30% del budget relativo a una unità di personale a disposizione di ogni consigliere (facente parte di un gruppo composto da almeno 3 componenti), che ricopre funzioni per le quali è previsto personale di supporto (presidente del Consiglio regionale, assessori, presidenti di commissione e componenti dell’Ufficio di Presidenza). Il secondo prevedeva la presentazione all’Ufficio di presidenza da parte dei presidenti dei gruppi consiliari di una relazione a consuntivo dei criteri e delle modalità di scelta del personale interessato. Il terzo introduceva il divieto di stipulare contratti di lavoro con coniugi, parenti e collaterali entro il 4° grado dei consiglieri regionali e degli assessori esterni. A quest’ultimo riguardo il capogruppo Pd, Michele Mazzarano, ha presentato un ordine del giorno che impegna l’Ufficio di presidenza ad adottare una norma etica attuativa alla quale i gruppi consiliari dovranno uniformarsi. (C. St.)
***Questo Spazio pubblicità è in vendita***
Nessun commento