Attualità. Pugliese (Uil): "Rischio tagli nella Sanità pugliese e aumento della tassazione sui cittadini"
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Il segretario della Uil, Aldo Pugliese |
BARI, 4 NOV. - «Che la Sanità regionale sia un colabrodo è cosa nota a tutti. Ma più si avvicina la fine dell’anno, più la nostra preoccupazione e quella dei cittadini pugliesi monta. Il rischio, difatti, di ripiombare in un piano di rientro lacrime e sangue, esperienza drammatica già vissuta nel corso del precedente quinquennio amministrativo, è sempre più realistica».
Aldo Pugliese, segretario generale della Uil di Puglia, ribadisce il proprio parere «assolutamente contrario» rispetto alla possibilità «di un vertiginoso aumento della tassazione locale per ripianare i buchi del sistema sanitario o, in alternativa, alla chiusura di 26 ospedali». Secondo il numero Uno del sindacato, infatti, «le prospettive non sono affatto rosee e parlano di un probabile deficit nel bilancio sanitario di 160-170 milioni di euro, ai quali vanno sommati 602 milioni delle anticipazioni per i debiti della Pubblica amministrazione. Stando alle simulazioni del nostro Servizio “Politiche territoriali”, il gettito pro capite da ticket, in Puglia, balzerebbe da 320 euro a 687 euro, ovvero il 114% in più».
L’unica soluzione percorribile, senza gravare ancora una volta sui cittadini, secondo Pugliese è una sola: «Intervenire con decisione sugli sprechi della Sanità regionale, sprechi che del resto sono sotto gli occhi di tutti e ormai quotidianamente sulle prime pagine dei giornali, a cominciare dall’avvio, stavolta concreto, di una centrale unica degli acquisti, da noi sollecitato da tempo e in svariati frangenti. Recita un vecchio adagio – conclude Pugliese – che chi ha tempo non aspetti tempo. A maggior ragione quando in ballo c’è la salute dei cittadini pugliesi». (C. St.)
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