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Bufera sul Cesena calcio, frode fiscale per 11 milioni

Frode fiscale per 11 mln del Cesena Calcio

di Redazione

ROMA, 8 GEN. (AGI) - Riciclaggio, frode fiscale, associazione per delinquere finalizzata all'appropriazione indebita, simulazione di reato e falso in bilancio: queste sono le accuse formulate dagli investigatori della guardia di Finanza di Cesena che, su delega del procuratore della Repubblica di Forlì, Sergio Sottani, hanno portato al termine l'inchiesta sulla precedente gestione del Cesena Calcio. Coinvolti, tra gli altri, il presidente pro tempore della A.C. Cesena calcio s.p.a. e un imprenditore del settore alberghiero ed edile che opera sul territorio. L'ingente mole di documentazione sequestrata nell'aprile del 2014 presso la sede del Cesena, in quelle di numerose societa' riconducibili direttamente e indirettamente ai due indagati e in alcuni studi di commercialisti e in una societa' fiduciaria milanese, e' stata analizzata dalle fiamme gialle. Scandagliati oltre 1.000 faldoni di documenti relativi agli apparati contabili di 25 societa', eseguiti accertamenti su oltre 100 rapporti bancari, riconducibili alle societa' e ai loro legali rappresentanti, parte dei quali ottenuti, anche, in virtu' di una rogatoria internazionale con la Repubblica di San Marino. Secondo i magistrati, grazie ai numerosi artifici contabili realizzati e all'incredibile volume di fatture per operazioni inesistenti emesse e utilizzate dalle varie societa' coinvolte nella vicenda penale si ipotizza una frode fiscale per un totale di oltre 11 milioni di euro.







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