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Ruvo si Puglia (Ba). Ruba un camion carico di 80 quintali di olive e fugge nelle campagne. 43enne di Triggiano arrestato dai carabinieri [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO]

Il camion rubato e recuperato (foto cc.) ndr.

di Redazione

RUVO DI PUGLIA (BA), 12 GEN. - Alla guida di un camion carico di 80 quintali di olive non ha esitato ad innescare un pericoloso inseguimento con i Carabinieri, ma è stato ugualmente acciuffato. È accaduto l’altra notte a Ruvo di Puglia, dove i Carabinieri hanno arrestato un 43enne di Triggiano, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile di furto aggravato. I militari dell’Arma, durante un servizio di perlustrazione, finalizzato alla prevenzione e repressione di reati contro il patrimonio, allertati da personale di un istituto di vigilanza privata del luogo, che aveva ricevuto l’allarme di un intrusione in un’azienda specializzata nella raccolta di olive, ubicata in contrada Matine, hanno avviato le ricerche di due autocarri sottratti all’interno dell’azienda in questione. A poche centinaia di metri di distanza, in effetti, è stato intercettato uno dei camion mancanti, il cui conducente, nonostante il veicolo asportato avesse forato degli pneumatici, non ha inteso arrestare la marcia, innescando, di conseguenza, un pericoloso inseguimento per le strade rurali, largamente accidentate, al termine del quale, ormai accerchiato, si è visto costretto ad abbandonare il mezzo pesante. Inutile è stato l’ulteriore tentativo di fuga attraverso i campi, atteso che l’uomo è stato immediatamente bloccato ed arrestato. Sono tuttora in corso accertamenti da parte dei Carabinieri finalizzati a risalire all’identità dei complici, nonché alle ricerche dell’altro mezzo pesante, fortunatamente vuoto, mentre il 43enne, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, è stato trasferito in carcere, in attesa di giudizio direttissimo. Il mezzo pesante e il carico di olive, appunto circa 80 quintali, è stato restituito al legittimo proprietario. 

BARLETTA (BT): MINORE, PER NASCONDERE LA DROGA DURANTE IL CONTROLLO, TENTA D’INGOIARLA. UN ARRESTO E UNA DENUNCIA 

Per non farsi scoprire ha rischiato la vita, tentando d’ingoiare un involucro contenente 12 dosi di cocaina. È quanto è accaduto l’altra sera a Barletta, dove i Carabinieri della Stazione e del Nucleo Cinofili di Modugno, hanno arrestato un 18enne e denunciato un 16enne, entrambi incensurati del luogo, accusati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari, durante un servizio di perlustrazione, hanno notato i due, in Largo Cellini, mentre alla loro vista tentavano di defilarsi. Tale comportamento ha insospettito i Carabinieri, che hanno deciso di fermarli per sottoporli ad un controllo. Notato i militari dirigersi verso di loro, il 18enne ha rapidamente ceduto al minorenne un involucro, che il ragazzino si è infilato velocemente in bocca, nel tentativo d’ingoiarlo. Il tempestivo intervento di uno dei militari, che infilandogli le dita nella bocca, è riuscito ad estrarre l’involucro, contenente 5 grammi di cocaina, gli ha probabilmente evitato più gravi conseguenze. La perquisizione ha, inoltre, permesso ai carabinieri di rinvenire nelle loro tasche 260 euro complessivi, in banconote di piccolo taglio, che, ritenuti provento dell’illecita attività di spaccio, sono stati sequestrati unitamente alla droga. Inevitabile, a questo punto, l’arresto del maggiorenne e il deferimento in stato di libertà del minore. La Procura della Procura della Repubblica di Trani ha infatti disposto per il maggiorenne gli arresti domiciliari. La droga, invece, è stata sequestrata, unitamente al denaro, ritenuto provento dell’illecita vendita. 

BITRITTO (BA): TRADITI DALL’ANTIFURTO GPS DELL’AUTO CHE STAVANO SMANTELLANDO. DENUNCIATI TRE PREGIUDICATI 

Stavano smantellando una macchina, ignari della presenza dell’antifurto satellitare, che ha condotti i Carabinieri sino a loro. Per questo motivo, i Carabinieri di Bitritto hanno denunciato, alla Procura della Repubblica di Bari, tre pregiudicati, rispettivamente un 45enne di Bari San Paolo, un 36enne e un albanese di 23 anni, del posto, con l’accusa di ricettazione. Una segnalazione giunta al 112 da una società che gestisce i sistemi di antifurto satellitari, che indicava la presenza di un veicolo oggetto di furto, ha fatto convergere una pattuglia dell’Arma in quella via Verga. Qui, i militari hanno individuato, all’interno di un’area adibita a garage, i tre mentre si adoperavano nello smantellare una Mercedes G350, che da accertamenti è risultata il provento di un furto commesso lo scorso mese di aprile nel milanese. Inutile il tentativo dei tre di giustificare quanto stavano facendo, perché è scattata immediatamente la denuncia. Nel garage, inoltre, i Carabinieri hanno rinvenuto pezzi e componenti appartenenti ad altre autovetture, tra cui organi propulsori e targhe varie, il tutto posto sotto sequestro e in attesa di verifiche finalizzate ad accertarne la provenienza. 

MOLFETTA (BA): TENTA IL FURTO DI UN’AUTO. SORVEGLIATO SPECIALE IN MANETTE 

Nonostante fosse sottoposto alla sorveglianza speciale, è stato sorpreso dai Carabinieri mentre tentava di rubare un’autovettura e per questo è finito in carcere Dovrà difendersi dalle accuse di tentato furto aggravato e violazione degli obblighi imposti, un 27enne di Molfetta, arrestato l’altro pomeriggio in quel centro, dai Carabinieri della Compagnia. I militari, nel corso di un servizio di perlustrazione, di passaggio in via Azzarita, hanno notato un individuo indaffarato su di una Ford Escort, mentre tentava di avviare il motore. A nulla è servito al giovane, accortosi della pattuglia, di abbassarsi nell’abitacolo, nel tentativo di farla franca, perché è stato immediatamente bloccato. Sul sedile lato passeggero, i carabinieri hanno rinvenuto un cacciavite ed un attrezzo rudimentale utilizzato per scardinare il blocco accensione, poi sequestrati. Dopo l’arresto, il sorvegliato, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, è stato trasferito in carcere. Il veicolo, invece, è stato restituito al legittimo proprietario.






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