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Bari. Sgominato clan Diomede dedito alle estorsioni

Eseguiti 5 arresti dalla Squadra Mobile di Bari

di Vito Ruccia

BARI, 18 FEB. - Operazione di Polizia giudiziaria oggi, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari nella persona del Pm Roberto Rossi; eseguite cinque ordinanze di custodia cautelare della Squadra Mobile di Bari. I reati: estorsione, tentata estorsione, art.7 codice di procedura penale a carico di cinque componenti del clan Diomede. Questi soggetti da qualche anno imponevano ai commercianti il pagamento del pizzo nel quartiere CARRASSI di Bari, Corso Benedetto Croce, zona carcere - mercato coperto, chiedendo somme in denaro, forniture di alimenti, forniture di circa 300 paia di occhiali da un ottico, insomma scatenati nell'imporre la loro supremazia criminale. Importante e preziosa la collaborazione di dieci commercianti del quartiere, dell'associazione Antiracket, con la squadra mobile di Bari, per consolidare il quadro accusatorio nelle indagini di polizia giudiziaria. Il questore di Bari, questa mattina nella conferenza stampa tenutasi presso gli uffici della Questura ha voluto sottolineare con forza questo aspetto importantissimo per rafforzare le indagini della squadra mobile contro questi reati estorsivi. Deve consolidarsi nella città la collaborazione di tutti i commercianti alla collaborazione con le forze di polizia. "Il commerciante avrà il nostro sostegno morale , non sarà abbandonato nella fase di denuncia e sarà protetto..". Il dirigente della Mobile dott. Rinella, intervenuto nella conferenza stampa, ha sottolineato che questa operazione segue una precedente sempre della Squadra Mobile, operata nel quartiere San Girolamo. L'attenzione della Polizia e' massima per individuare ulteriori autori di queste estorsioni; ha precisato che il quadro indiziario a carico di questi soggetti si e consolidato grazie alla collaborazione delle vittime di questi soprusi, ma anche la Magistratura e stata celere nella conclusione delle indagini preliminari emettendo le ordinanze di custodia cautelare, confermate dal Gip dr. Annino.






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