Castellana Grotte (Ba). L’hashish tra la pasta e la marijuana tra origano e rosmarino. Arrestata coppia di conviventi [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO] [VIDEO]
La droga sequestrata. (foto cc.) ndr. |
di Redazione
CASTELLANA GROTTE (BA), FEB.- Nascondevano l’hashish tra i pacchi di pasta e la marijuana in un vasetto simile a quello con l’origano e il rosmarino. Così una coppia di giovani conviventi è finita agli arresti domiciliari.
È la scoperta fatta l’altra sera a Castellana Grotte dai Carabinieri che, nel corso di un servizio mirato al contrasto della diffusione degli stupefacenti, hanno arrestato una coppia di conviventi del luogo, 28 anni lui, già noto alle forze dell’ordine, 22 anni lei, con l’accusa di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari, nell’ambito di una serie di servizi finalizzati a prevenire e reprimere lo spaccio di sostanze stupefacenti, si sono insospettiti nel notare uno strano viavai di giovani provenire dall’abitazione della giovane coppia. Per questo, appostatisi in zona, vi hanno fatto irruzione appena si è presentata l’occasione propizia.
I sospetti si sono infatti presto tramutati in certezze, poiché durante le operazioni di ricerca, i carabinieri hanno trovato, nel vano dispensa della cucina, tra i pacchi di pasta, quattro panetti di hashish, avvolti in pellicola trasparente, per 430 grammi complessivi ed un bilancino elettronico di precisione. Nella stessa dispensa, tra i vasetti in vetro contenenti spezie, i militari ne hanno invece trovato uno, uguale agli altri per forma, contenente 20 grammi di marijuana.
Sul terrazzo, invece, c’erano 12 piantine di cannabis indica, alte una quarantina di centimetri, coltivate in vasi di plastica, nonché varie tipologie di fertilizzanti, sequestrati unitamente allo stupefacente rinvenuto.
Inevitabili, a questo punto, le manette ai polsi di entrambi, che, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo.
Arrestato micro spacciatore |
MINERVINO MURGE (BT) CONTROLLI DEI CARABINIERI. ARRESTATO “MICRO” SPACCIATORE
Con precisione chirurgica era riuscito a ricavare dodici dosi pronte alla spaccio da soli due grammi di hashish.
È quanto hanno riscontrato l’altra sera i Carabinieri di Minervino Murge, arrestando un pregiudicato 28enne del luogo, accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari, nel corso di un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione di reati contro il patrimonio, la persona e in materia di stupefacenti, intensificati negli ultimi giorni, hanno fermato per strada il giovane per sottoporlo ad un controllo. L’atteggiamento particolarmente nervoso da lui assunto durante l’operazione ha insospettito i militari, a tal punto da indurli a compiere un controllo più approfondito. In effetti, nelle sue tasche sono state trovate alcune centinaia di euro, in banconote di piccolo taglio.
A questo punto, resosi necessario estendere il controllo anche all’abitazione del ragazzo, i militari si sono recati con l’ausilio di un’unità antidroga del Nucleo Cinofili di Modugno. Proprio il fiuto del cane ha permesso ai militari di scovare, in un cassetto di un mobile ubicato su di un soppalco adibito a camera da letto, 12 dosi di hashish, per appena due grammi complessivi.
L’accusa di detenzione ai fini di spaccio è scattata per le modalità di presentazione della sostanza, che il 28enne era riuscito a frazionarla con precisione chirurgica. Le ricerche hanno permesso di rinvenire anche un bilancino elettronico di precisione, due rotoli di nastro isolante, un coltello a serramanico con lama sporca di hashish e dei ritagli di cellophane, necessari per confezionare le dosi, il tutto poi posto sotto sequestro.
Nell’ambito dei controlli alla circolazione stradale inoltre, i Carabinieri hanno anche sequestrato due veicoli per mancanza di copertura assicurativa obbligatoria per legge e di un’autovettura per guida senza patente. In totale sono state 10 le contravvenzioni al Codice della Strada contestate.
BARLETTA (BT): DETENEVA COCAINA ADDOSSO E HASHISH A CASA. 41ENNE ARRESTATO
Portava indosso cocaina, mentre a casa nascondeva hashish.
Lo hanno accertato l’altra sera i Carabinieri di Barletta, che hanno arrestato un 41enne del posto, noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari, durante l’esecuzione di un posto di controllo, hanno fermato l’uomo alla guida di un’utilitaria. L’atteggiamento assunto da questi durante l’operazione, che ha esternato di avere fretta nel concluderla, ha insospettito i militari, così da spingerli ad effettuare un ispezione più approfondita. In effetti, dalla tasca della felpa che indossava è saltata fuori una cipollina contenente 6 grammi di cocaina.
La perquisizione compiuta a casa, invece, ha permesso ai militari di rinvenire, nel comodino della sua camera da letto, tre grammi di hashish, sequestrati insieme alla cocaina.
Inevitabile, a questo punto, l’arresto del 41enne, che, su disposizione della Procura della Procura della Repubblica di Trani è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
BARI
JAPIGIA (BA): GIRAVA ARMATO DI PISTOLA PRONTA A FAR FUOCO. ARRESTATO APPARTENENTE AL CLAN PARISI
Girava armato con una pistola infilata nella cintola dei pantaloni, pronta a far fuoco. Così lo hanno fermato nel pomeriggio di ieri i Carabinieri della Compagnia di Bari Centro; il 26enne Alessandro Lovreglio, noto alle forze dell’ordine, trovato in possesso di una pistola semi-automatica calibro 9x21, con matricola abrasa, completa di caricatore con dodici cartucce. Il giovane è stato sorpreso mentre usciva da un piccolo appartamento del quartiere Japigia, storica roccaforte del clan Parisi e il suo atteggiamento, alla vista della pattuglia, ha fin da subito insospettito i miliari. Fermato e perquisito, i Carabinieri lo hanno disarmato, prelevando la pistola dalla cintola dei pantaloni. A casa, invece, la perquisizione ha permesso di rinvenire anche 5 grammi, tra hashish e marijuana e un bilancino di precisione. Il giovane, con precedenti penali per spaccio di sostanze stupefacenti, è figlio di Battista Lovreglio, elemento di spicco del clan Parisi. L’arresto dei Carabinieri arriva peraltro a poca distanza di tempo dalla scarcerazione del mammasantissima del quartiere Japigia ed è frutto della costante pressione investigativa esercitata sui clan malavitosi cittadini, anche a seguito delle recenti sparatorie, di cui una sfociata, domenica sera, nell’uccisione di Gianluca Corallo nel quartiere San Pio di Bari. Gli investigatori si concentrano ora sul perché il giovane portasse con sé la pistola, che, con tutta probabilità, era pronta a far fuoco. L’arma, sequestrata, verrà sottoposta ad accertamenti tecnico-balistici da parte della Sezione Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri, al fine di verificarne l’eventuale utilizzo nei più gravi fatti di sangue verificatisi nel capoluogo barese. Il 26enne, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stato condotto presso il carcere di Bari, in attesa dell’udienza direttissima.
JAPIGIA (BA): GIRAVA ARMATO DI PISTOLA PRONTA A FAR FUOCO. ARRESTATO APPARTENENTE AL CLAN PARISI
Girava armato con una pistola infilata nella cintola dei pantaloni, pronta a far fuoco. Così lo hanno fermato nel pomeriggio di ieri i Carabinieri della Compagnia di Bari Centro; il 26enne Alessandro Lovreglio, noto alle forze dell’ordine, trovato in possesso di una pistola semi-automatica calibro 9x21, con matricola abrasa, completa di caricatore con dodici cartucce. Il giovane è stato sorpreso mentre usciva da un piccolo appartamento del quartiere Japigia, storica roccaforte del clan Parisi e il suo atteggiamento, alla vista della pattuglia, ha fin da subito insospettito i miliari. Fermato e perquisito, i Carabinieri lo hanno disarmato, prelevando la pistola dalla cintola dei pantaloni. A casa, invece, la perquisizione ha permesso di rinvenire anche 5 grammi, tra hashish e marijuana e un bilancino di precisione. Il giovane, con precedenti penali per spaccio di sostanze stupefacenti, è figlio di Battista Lovreglio, elemento di spicco del clan Parisi. L’arresto dei Carabinieri arriva peraltro a poca distanza di tempo dalla scarcerazione del mammasantissima del quartiere Japigia ed è frutto della costante pressione investigativa esercitata sui clan malavitosi cittadini, anche a seguito delle recenti sparatorie, di cui una sfociata, domenica sera, nell’uccisione di Gianluca Corallo nel quartiere San Pio di Bari. Gli investigatori si concentrano ora sul perché il giovane portasse con sé la pistola, che, con tutta probabilità, era pronta a far fuoco. L’arma, sequestrata, verrà sottoposta ad accertamenti tecnico-balistici da parte della Sezione Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri, al fine di verificarne l’eventuale utilizzo nei più gravi fatti di sangue verificatisi nel capoluogo barese. Il 26enne, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stato condotto presso il carcere di Bari, in attesa dell’udienza direttissima.
Nessun commento