Cinema. "L'abbiamo fatta grossa", quando a pagare sono sempre i più deboli
BARI, 12 FEB. - L'abbiamo fatta grossa, la commedia di Carlo Verdone con Antonio Albanese, appartiene ad
un cinema che nasce dall’osservazione della realtà e dalla rielaborazione ironica di quest'ultima. Un cinema in cui il pubblico intende identificarsi e riconoscere il quotidiano, come ad esempio il vicino di casa, il negoziante del proprio quartiere e l'immancabile tamarro che trova sempre la sua collocazione in ogni luogo e in ogni tempo.
Carlo Verdone da quasi un quarantennio si adopera nell'osservazione della realtà, cercando di cambiare scenario, inventandosi personaggi angustiati da patologie differenti e sempre sotto la lente di ingrandimento della macchina da presa che ingigantisce anche piccoli difetti traformando il reale nel fantasmagorico.facendo si che il mondo sia pieno di perseguitati, di rompiscatole sempre differenti associati a vizi sempre diversi. Alla luce di queste trasformazioni che sempre più coinvolgono la nostra società, le ultime commedie verdoniane tendevano ad immortalare spesso un solo aspetto della nostra Italia: quella borghese. L’abbiamo fatta grossa è un film nuovo, di rottura, un'opera che non ha paura di rischiare, di abbandonare le situazioni standard come camere e cucine, tipiche delle vecchie commedie per inoltrarsi fra le strade di una Roma poco frequentata dal cinema, quasi una città pasoliniana e allo stesso tempo vicina al cinema francese un po' alla Woody Allen con una fotografia di grande poesia, come quella di Arnaldo Catinari. Si fa capolino nel mondo dei politici corrotti dove non si finisce mai di stupirsi ma anche di compiacersi e allo stesso tempo di indignarsi verso un sistema che non ha più vergogne e remore e fa pagare il conto a chi non può difendersi. Come tutti possiamo immaginare non è facile coordinare due icone della comicità, infatti non sempre Verdone e Albanese sono perfettamente in sintonia ma tranne questi piccoli inconvenienti l'accostamento Verdone - Albanese è una trovata vincente.
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