Minervino Murge (Bat). Spaccia droga a minore. 19enne arrestato. Denunciato anche un 15enne [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO]
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Spaccia droga a minore. 19enne arrestato. (foto cc.) ndr. |
di Redazione
MINERVINO MURGE (BT), 18 FEB. (C. St.) - È stato sorpreso mentre spacciava droga ad un minorenne.
Dovrà difendersi dall’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, un 19enne di Minervino Murge, già noto alle forze dell’ordine, arrestato la scorsa notte a Minervino Murge dai Carabinieri.
I militari, nell’ambito di un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno sorpreso il giovane mentre cedeva una dose di hashish ad un 16enne del posto.
Fermati e perquisiti entrambi, il 19enne è stato trovato in possesso di sei dosi tra hashish e marijuana, mentre nelle tasche del minore è stata rinvenuta una dose di hashish e per questo è stato poi segnalato alla Prefettura di Barletta, quale consumatore di stupefacenti.
Il pusher, arrestato, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani è stato poi sottoposto agli arresti domiciliari.
Nell’ambito della stessa operazione, durante una perquisizione effettuata presso un garage in uso ad un 15enne, i militari hanno trovato 6 dosi di hashish, un bilancino elettronico di precisione e materiale utile al confezionamento dello stupefacente da spacciare. Per questo motivo è stato denunciato alla Procura della Repubblica per i Minorenni di Bari e successivamente affidato ai genitori.
La droga, rinvenuta durante l’operazione è stata sequestrata.
BARI. PRETENDEVANO DI GESTIRE IL PARCHEGGIO DI UN LIDO. “SIAMO DEL SAN PAOLO, DOBBIAMO GESTIRE NOI TUTTI I PARCHEGGI!! DUE ARRESTI PER ESTORSIONE
“Tu di qua te ne devi andare! Vai a fare il parcheggiatore al tuo paese! Questa è zona nostra!” e poi ancora “Noi dobbiamo mangiare qua. È tutta roba nostra! Siamo del San Paolo e dobbiamo gestire tutti i parcheggi, da qui a Santo Spirito!”
Sono queste le minacce rivolte al gestore di un lido di Bari Palese e al parcheggiatore da questi regolarmente assunto, da parte di due pregiudicati del quartiere San Paolo di Bari, arrestati l’altra mattina dai Carabinieri della Stazione di Bari Santo Spirito, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P del Tribunale di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica, perché ritenuti responsabili di estorsione continuata in concorso.
I due indagati, Francesco Vincotto, di 42 anni e Saverio Losurdo, di 40, nel decorso mese di giugno, si sono recati presso il parcheggio di un lido di Bari Palese e qui, dopo aver assistito alle operazioni svolte dal parcheggiatore là presente, lo hanno affrontato, con tono minaccioso, intimandogli di abbandonare il posto, poiché da quel momento in poi ci avrebbero pensato loro.
Tale intimazione è stata rivolta anche al gestore del lido, il quale, pur avendo precisato loro che il parcheggiatore era regolarmente assunto, è stato indotto ad acconsentire loro d’insediarsi in quel posto. E non solo per quella sera.
Il giorno seguente, infatti, i due si sono ripresentati nuovamente presso il lido, con gli stessi propositi.
Nonostante l’intervento, chiesto tramite il 112 dal gestore del lido, di una pattuglia dei Carabinieri, che per l’occasione, dopo aver identificato i due individui, ha intimato loro di lasciare il luogo, questi non hanno affatto modificato i loro piani, poiché puntualmente, all’evento serale successivo, si sono ripresentati, con le solite pretese.
Tale comportamento, non solo ha determinato la rinuncia al posto di lavoro da parte del parcheggiatore regolarmente assunto, ma ha anche indotto il gestore del lido a rinunciare all’organizzazione di eventi serali, con conseguenti mancati introiti economici per la sua impresa, proprio per evitare che i due potessero trarne profitto illecito.
Determinante è la collaborazione offerta dal titolare, che ha permesso di documentare la dinamica estorsiva e far si che i due potessero essere assicurati alla giustizia.
Ennesima dimostrazione che la denuncia è l’unico strumento per contrastare realmente ed efficacemente il fastidioso fenomeno estorsivo.
MONOPOLI (BA): DETENEVA UN REVOLVER NELL’AUTO. ARRESTATA 47ENNE
È stata trovata in possesso di una revolver calibro 380, priva di marca e matricola e per questo è finita nei guai. È successo l’altro pomeriggio a Monopoli, dove i Carabinieri della Compagnia hanno arrestato una 47enne del luogo, nota alle forze dell’ordine, con l’accusa di detenzione illegale di arma clandestina. I militari, durante una perquisizione eseguita sul veicolo condotto dalla donna, hanno rinvenuto la pistola revolver nascosta in una busta contenente indumenti. Scattato l’arresto, la Procura della Repubblica di Bari ha disposto che la donna fosse condotta presso il carcere di Bari Sul conto dell’arma, invece, posta sotto sequestro, sono in corso indagini volte ad individuarne la provenienza, nonché accertamenti tecnico-balistici, da parte della Sezione Investigazioni Scientifiche di Bari, al fine di accertare l’eventuale utilizzo della stessa in altri delitti.
GIOIA DEL COLLE (BA): IN FUGA CON 700 KG DI RAME RUBATO. 2 RUMENI ARRESTATI
Avevano sottratto, nella notte, 700 kg di rame della rete Enel, in agro di Matera e, intercettati a Gioia del Colle, pur di sfuggire all’arresto, non hanno esitato ad imboccare contromano la S.S. 100 fino ad essere bloccati definitivamente. E’ accaduto l’ altra mattina lungo il tratto stradale tra Gioia del Colle e Sammichele di Bari, dove i Carabinieri della Compagnia, hanno arrestato due rumeni 22enni, domiciliati ad Andria, già noti alle forze dell’ordine, i quali, a bordo di una Peugeot 406 Coupè, hanno tentato di sottrarsi al controllo di una “gazzella” dell’Aliquota Radiomobile, fuggendo a velocità sostenuta verso Bari. Giunti in agro di Sammichele di Bari, sebbene parte della carreggiata fosse transennata dalla recinzione di un cantiere stradale, non hanno esitato a sfondarla per poi imboccare contromano la corsia opposta. Ciononostante, dopo alcuni chilometri si sono visti costretti ad abbondonare il mezzo e a dileguarsi a piedi per le campagne, dove sono stati ugualmente raggiunti e acciuffati. Nel bagagliaio, sono stati rinvenuti circa 700 kg di cavi in rame, che da accertamenti effettuati sono risultati asportati nella notte in agro di Matera. Inevitabilmente, a questo punto, sono scattate le manette ai polsi dei due stranieri, i quali, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, sono stati condotti in carcere, con le accuse, in concorso, di ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale, furto aggravato e danneggiamento. La refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario, mentre l’autovettura, oggetto di un furto compiuto a Melfi la scorsa settimana, è stata sequestrata. Sono in corso ulteriori accertamenti da parte dei Carabinieri di Gioia del Colle al fine di stabilire l’eventuale coinvolgimento dei due in fatti simili accaduti nei giorni scorsi nella zona.
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La pistola sequestrata. (foto cc.) ndr. |
È stata trovata in possesso di una revolver calibro 380, priva di marca e matricola e per questo è finita nei guai. È successo l’altro pomeriggio a Monopoli, dove i Carabinieri della Compagnia hanno arrestato una 47enne del luogo, nota alle forze dell’ordine, con l’accusa di detenzione illegale di arma clandestina. I militari, durante una perquisizione eseguita sul veicolo condotto dalla donna, hanno rinvenuto la pistola revolver nascosta in una busta contenente indumenti. Scattato l’arresto, la Procura della Repubblica di Bari ha disposto che la donna fosse condotta presso il carcere di Bari Sul conto dell’arma, invece, posta sotto sequestro, sono in corso indagini volte ad individuarne la provenienza, nonché accertamenti tecnico-balistici, da parte della Sezione Investigazioni Scientifiche di Bari, al fine di accertare l’eventuale utilizzo della stessa in altri delitti.
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L'auto sequestrata. (foto cc.) ndr. |
Avevano sottratto, nella notte, 700 kg di rame della rete Enel, in agro di Matera e, intercettati a Gioia del Colle, pur di sfuggire all’arresto, non hanno esitato ad imboccare contromano la S.S. 100 fino ad essere bloccati definitivamente. E’ accaduto l’ altra mattina lungo il tratto stradale tra Gioia del Colle e Sammichele di Bari, dove i Carabinieri della Compagnia, hanno arrestato due rumeni 22enni, domiciliati ad Andria, già noti alle forze dell’ordine, i quali, a bordo di una Peugeot 406 Coupè, hanno tentato di sottrarsi al controllo di una “gazzella” dell’Aliquota Radiomobile, fuggendo a velocità sostenuta verso Bari. Giunti in agro di Sammichele di Bari, sebbene parte della carreggiata fosse transennata dalla recinzione di un cantiere stradale, non hanno esitato a sfondarla per poi imboccare contromano la corsia opposta. Ciononostante, dopo alcuni chilometri si sono visti costretti ad abbondonare il mezzo e a dileguarsi a piedi per le campagne, dove sono stati ugualmente raggiunti e acciuffati. Nel bagagliaio, sono stati rinvenuti circa 700 kg di cavi in rame, che da accertamenti effettuati sono risultati asportati nella notte in agro di Matera. Inevitabilmente, a questo punto, sono scattate le manette ai polsi dei due stranieri, i quali, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, sono stati condotti in carcere, con le accuse, in concorso, di ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale, furto aggravato e danneggiamento. La refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario, mentre l’autovettura, oggetto di un furto compiuto a Melfi la scorsa settimana, è stata sequestrata. Sono in corso ulteriori accertamenti da parte dei Carabinieri di Gioia del Colle al fine di stabilire l’eventuale coinvolgimento dei due in fatti simili accaduti nei giorni scorsi nella zona.
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