Mola di Bari (Ba). Maxi evasione fiscale per oltre 200 milioni di euro. Quattro persone denunziate [CRONACA DELLA GDF ALL'INTERNO]
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Le indagini della Gdf. (foto Gdf) ndr. |
Quattro imprenditori cadono nella rete del fisco e vengono denunziati per frode fiscale ed evasione
di Redazione
MOLA DI BARI (BA), 18 FEB. (C. St.) - Finanzieri della Tenenza di Mola di Bari, hanno portato a termine quattro verifiche fiscali nei confronti di altrettante società collegate tra loro ed operanti nel settore della produzione e del commercio dei mosti e dei vini, che nel giro di quattro anni hanno sottratto al fisco ricavi per oltre 200 milioni di euro ed evaso IVA per oltre 25 milioni di euro.
Scoperte anche fatture false per oltre 26 milioni di euro prodotte ed utilizzate per dare una parvenza di liceità ai prodotti vinosi detenuti in cantina.
L’operazione si inquadra nell’ambito di una complessa investigazione condotta sin dal 2013 nel settore delle frodi agroalimentari connessa alla illecita vinificazione delle uve da tavola.
Le aziende vinicole coinvolte nelle indagini per anni hanno prodotto vino con uva da tavola omettendo sistematicamente di presentare le previste dichiarazioni dei redditi.
L’operazione tributaria è stata condotta ricorrendo allo strumento delle indagini finanziarie (c.d. accertamenti bancari) che ha permesso di scoprire numerose operazioni commerciali “in nero” in gran parte transitate sui conti personali degli amministratori.
NORMATIVA ANTIMAFIA: CONFISCA DEFINITIVA PER I BENI DEL PREGIUDICATO BARESE RIZZO DAVIDE FRANCESCO
Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria Bari hanno proceduto, in città , all’esecuzione del provvedimento di confisca del patrimonio (valore stimato di circa 400 mila euro) del pregiudicato barese Rizzo Davide Francesco, classe 1981, disposto dal Tribunale di Bari - Sezione Misure di Prevenzione. La misura ablativa, divenuta definitiva, nasce da una proposta formulata nel 2012 dal Procuratore della Repubblica di Bari. In particolare, si tratta di un appartamento e del relativo box auto - già sottoposti a sequestro nel mese di novembre 2012 - nella disponibilità del pregiudicato, considerato “socialmente pericoloso” nell’accezione del codice antimafia, ovvero per la sua spiccata dedizione al crimine. Il pregiudicato barese vanta infatti numerosi e gravi precedenti penali e di polizia fin dal lontano 2002: associazione di tipo mafioso, tentato omicidio, rapina, detenzione e porto illegale di armi, ricettazione, furto. Le indagini, consistite nella valorizzazione in chiave patrimoniale degli elementi acquisiti nelle indagini nonché nel confronto di informazioni estratte dalle diverse banche dati in uso alla Guardia di Finanza, hanno permesso di verificare la netta sproporzione tra i beni nella disponibilità del pregiudicato e la sua capacità economica.
NORMATIVA ANTIMAFIA: CONFISCA DEFINITIVA PER I BENI DEL PREGIUDICATO BARESE RIZZO DAVIDE FRANCESCO
Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria Bari hanno proceduto, in città , all’esecuzione del provvedimento di confisca del patrimonio (valore stimato di circa 400 mila euro) del pregiudicato barese Rizzo Davide Francesco, classe 1981, disposto dal Tribunale di Bari - Sezione Misure di Prevenzione. La misura ablativa, divenuta definitiva, nasce da una proposta formulata nel 2012 dal Procuratore della Repubblica di Bari. In particolare, si tratta di un appartamento e del relativo box auto - già sottoposti a sequestro nel mese di novembre 2012 - nella disponibilità del pregiudicato, considerato “socialmente pericoloso” nell’accezione del codice antimafia, ovvero per la sua spiccata dedizione al crimine. Il pregiudicato barese vanta infatti numerosi e gravi precedenti penali e di polizia fin dal lontano 2002: associazione di tipo mafioso, tentato omicidio, rapina, detenzione e porto illegale di armi, ricettazione, furto. Le indagini, consistite nella valorizzazione in chiave patrimoniale degli elementi acquisiti nelle indagini nonché nel confronto di informazioni estratte dalle diverse banche dati in uso alla Guardia di Finanza, hanno permesso di verificare la netta sproporzione tra i beni nella disponibilità del pregiudicato e la sua capacità economica.
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