Bari. Anna Dalfino e l'A.C.A. Onlus si complimentano con il Sindaco Decaro
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Il canile di Bari di via Fiordalisi |
Finalmente un segnale di legalità nella gestione dei cani randagi di Bari
di Redazione
BARI, 8 FEB. - L'associazione A.C.A. Onlus e la sua presidente Anna Dalfino si uniscono al coro di ringraziamento di tutte le associazioni animaliste verso il sindaco Antonio Decaro che in qualità di delegato alla tutela degli animali ha preso in mano la difficile situazione del canile di via dei Fiordalisi che quindi diverrà finalmente di proprietà del Comune di Bari.
Era ora che l'attuale Sindaco di Bari ponesse fine alle prese in giro delle precedenti amministrazioni, assolutamente inadempienti alle norme delle leggi a tutela degli animali e riguardo la realizzazione di strutture comunali che ospitano cani randagi e cani abbandonati.
Con l'affidamento del Canile Sanitario di via dei Fiordalisi alle associazioni animaliste indetto dal sindaco si pone fine allo stato di illegalità in cui il Comune di Bari si è trovato fino ad ora.
Questo è un forte segnale di risparmio di danaro pubblico poiché si toglie finalmente un potere “illegittimo” ai soggetti privati (Mapia s.r.l.) i quali sfruttando le suddette inadempienze dell'Amministrazione Comunale hanno fatto sborsare al Comune un canone di locazione mensile che ad oggi risulta essere di 2500€.
La prima a subire sulla sua pelle questa situazione illegittima è stata proprio l'A.C.A. Onlus che nel 1998 si è vista costretta, da un'ordinanza dell'allora sindaco Dicagno Abbrescia a trasferire, 700 cani da lei gestiti nell' Ex Macello Comunale di via Oreste 45 presso la struttura privata della Mapia s.r.l.
All'esultazione speriamo che segua presto l'azione urgentissima di mettere a norma il Canile Sanitario e i rifugi di via dei Fiordalisi così da attenersi una volta per tutte alla delibera di G.R. 6082/95 che impone dei requisiti precisi finora disattesi.
Lo stato dei luoghi soprattutto del canile rifugio ha sin dal 2012 (anno del trasferimento dalla pensione del Vassallo) causato tantissimi decessi di animali. I recinti sono stati realizzati senza assolutamente rispettare i requisiti stabiliti nella suddetta delibera, che prevede la pavimentazione, per cui gli animali (come loro indole) scavando creano nel terreno grosse buche cause di fratture, distorsioni e paralisi che portano a decesso. Oltre all'atroce sospetto che tale terreno composto soprattutto di polvere di pietra sia causa dei tumori che in breve tempo hanno colpito molti animali del rifugio. Va ribadito che l'Aca Onlus è stata messa in difficoltà dall'Amministrazione poiché i contributi destinati ai cani sono stati decurtati di una sostanziosa cifra destinata a una fantomatica locazione di ben 800€ mensili. Cifra che sarebbe servita per eseguire delle analisi mediche troppo costose.
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