Spazio pubblicità disponibile

Ultim'Ora

Teatro. "Paso", un'opera che mette a nudo tutto il carisma di Pasolini

Una immagine della rappresentazione. (foto) ndr.

di Maria Caravella

BARI, 28 FEB. - In occasione del quarantesimo anniversario della morte di P.P . Pasolini numerose sono state le mostre, le letture, gli spettacoli e le proiezioni di film a lui dedicati. Tra questi un lavoro degno di nota è sicuramente "Paso", drammaturgia di Lino De Venuto e regia di Lino De Venuto e Gianfranco Groccia presentato da l'Occhio del ciclone Theater al Granteatrino di Pulcinella. Un'opera che mette in scena tematiche di grande attualità supportate da grandi riflessioni, ma sempre con molto garbo e nel massimo rispetto del Pasolini uomo e artista capace con la sua vita e il suo pensiero di precorrere i tempi: "Insegnandoci che la ricerca della verità richiede sempre e comunque un altissimo prezzo da pagare". Pier Paolo Pasolini scrittore, poeta, autore e regista cinematografico e teatrale italiano (Bologna 1922 -Ostia, Roma, 1975). Dopo aver seguito nell'infanzia gli spostamenti del padre, ufficiale di carriera, compì gli studî a Bologna, dove si laureò nel 1945 con una tesi su Pascoli. Nel 1943 si trasferì nel paese materno di Casarsa della Delizia, in Friuli, con la madre e il fratello minore Guido, morto poi nella lotta di resistenza (il padre, fatto prigioniero in Africa, sarebbe tornato alla fine del 1945), e vi rimase fino al genn. 1950, quando, per sfuggire allo scandalo provocato dalla pubblica denuncia della sua omosessualità, si stabilì con la madre a Roma. Da questo momento la sua vicenda biografica coincide appieno con la tumultuosa attività dello scrittore, del regista e dell'intellettuale impegnato a testimoniare e a difendere, spesso anche in sede giudiziaria, la propria radicale diversità, fino alla morte per assassinio, avvenuta la notte tra il 1° e il 2 nov.1975 all'idroscalo di Ostia. "Paso" ripercorre i numerosi eventi della vita e della produzione artistica di Pasolini con una attenzione e precisione disarmante soprattutto in merito alle questioni italiane dell'epoca e alle doti di Pasolini come poeta, scrittore, sceneggiatore, regista, pedagogo e animatore culturale capace di vivere la complessità del suo tempo amato e rispettato dai suoi discepoli. Oltre alla grande sensibilità e destrezza nel cogliere la complessità dell'opera di Pasolini dimostrata dall' Autore dalla Regia, grande riconoscimento è da attribuire all'affiatato Cast: Lino De Venuto, Paolo Comentale, Simone Bracci, Giambattista De Luca, Pietro Matarrese, Annalisa Rossi Nicolò Restaini, Caterina Rubini e Giuseppe Trotta. Una messinscena di grande valore frutto di una ricerca accurata della vita, dell'opera e del pensiero pasoliniano. una drammaturgia scrupolosa che va oltre la comunicazione verbale abilmente integrata dalla gestualità, dalla fisicità dalle pantomime come anche dagli effetti luce e dalle musiche. Una performance che porta sulla scena tutto Pasolini uomo e artista, con il suo grande spessore culturale e umano ma anche con i suoi drammi e le sue paure in una società che spesso stenta a comprendere il suo idioma poetico. La regia di Groccia e De Venuto è stata una grande sfida con cui il teatro ha contribuito a regalare l'immortalità a questo grande uomo-artista. Considerando pertanto il grande valore di "Paso", se ne consiglia la diffusione soprattutto tra gli studenti, i quali potranno attingere dalla visione dello spettacolo una giusta dimensione della vita e del percorso artistico di P.P. Pasolini.






Nessun commento