Andria (Bat). Bracciante agricolo con l’hobby delle rapine agli autotrasportatori e gli swarovski sul copri water in pelle. Sequestrati beni per 1,5 milioni di euro [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO] [VIDEO]
Un immobile sequestrato. (foto cc.) ndr. |
di Redazione
ANDRIA (BA), 18 MAR. (C. St.) - Dichiarava poche migliaia di euro l’anno, ma lui e i suoi familiari erano in possesso di beni per un valore di circa 1,5 milioni di euro, che, così come dimostrato dall’attività di indagine patrimoniale condotta dai Carabinieri della Compagnia di Andria (BT), su delega della Procura Distrettuale Antimafia di Bari, erano stati accumulati grazie alle illecite e fruttuose attività del pluripregiudicato Antonio Agresti, 45enne di Andria, attualmente in carcere perché ritenuto responsabile di svariate rapine ai danni di autotrasportatori.
I militari, l’altra mattina, hanno così dato esecuzione al provvedimento di sequestro anticipato di beni, emesso dal Tribunale del Riesame di Bari, che, secondo la Legge in vigore, prevede la possibilità di sequestrare i beni, in via cautelare, nei confronti di persone che si sono macchiate di reati particolarmente gravi e di cui i cespiti illeciti costituiscono il provento.
Il medesimo provvedimento ablativo era già stato eseguito il 23 ottobre 2014, allorché fu smantellato un sodalizio criminale dedito alle rapine a mano armata in danno agli autotrasportatori, di cui il 45enne faceva parte. Un ricorso giurisdizionale, però, presentato da Agresti e dai suoi congiunti, aveva permesso loro di rientrare, per qualche tempo, in possesso dell’illecito patrimonio.
Le nuove risultanze investigative acquisite dai Carabinieri, tuttavia, messe in risalto dalla D.D.A. di Bari, hanno consentito di neutralizzare la disponibilità dell’ingente patrimonio, dando così un duro colpo all’economia criminale del nordbarese.
I beni sequestrati si compongono di un appartamento e una villa di lusso, tre fondi rustici sui quali insistono altrettanti uliveti, condotti con le più evolute tecnologie a sostegno dell’agricoltura (impianti di irrigazione e di raccolta dei frutti avanzati), due autovetture, due motocicli, nonché conti correnti accesi presso un noto istituto di credito del luogo. Il tutto per un valore complessivo pari ad oltre 1,5 milioni di euro.
Dello sfarzo e dell’ostentazione ne prende atto anche il Tribunale del Riesame che, nel valutare i presupposti, argomenta: “[…] è sufficiente la visione delle foto a colori dell’interno dell’abitazione di via Lagnone per cogliere lo sfarzo e l’ostentazione di una ricchezza assolutamente ingiustificata. Basti considerare: le due aquile in pietra sulle colonne all’ingresso, la vasca in marmo con cascata di acqua, l’ascensore interno tutto in vetro che dal garage al piano interrato porta alla mansarda, le porte con borchie dorate, i due camini sia nella camera da letto che in mansarda, i copri water in pelle con incastonati swarovski, soffitti e travi in legno, mobile bar, vasca idromassaggio e box doccia con colonna idromassaggio, pareti imbottite di tessuto, televisori al plasma anche nei bagni, impianto di videosorveglianza con telecamere esterne […]”.
Beni sottoposti a sequestro senza facoltà d’uso ed affidati in custodia giudiziaria.
La droga, le armi e il materiale sequestrato. (foto cc.) ndr. |
PUTIGNANO (BA): AGLI ARRESTI DOMICILIARI SPACCIA HASHISH A MINORENNE
Sebbene fosse detenuto agli arresti domiciliari è stato sorpreso mentre spacciava hashish ad un minorenne e, questa volta, è finito in carcere.
Dovrà difendersi dall’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità, un pregiudicato 47enne di Putignano, arrestato l’altra mattina dai Carabinieri della Stazione.
I militari, durante uno specifico servizio, avendo dei sospetti che l’uomo, benchè fosse detenuto agli arresti domiciliari, spacciasse droga, si sono appostati nei pressi della sua abitazione e ben presto i sospetti si sono tramutati in certezze.
Un 16enne del posto, fermato appena uscito dall’abitazione dell’uomo, è stato trovato in possesso di una dose di hashish e, per questo motivo, è stato poi segnalato alla Prefettura di Bari quale consumatore di stupefacenti.
A questo punto, entrati immediatamente in casa, i Carabinieri hanno bloccato e perquisito l’uomo, trovandolo in possesso di 55 euro in banconote di piccolo taglio, due pezzi della stessa sostanza, nascosta negli slip e in un calzino che indossava, per 96 grammi complessivi, nonché 5 coltelli a serramanico, numerose bustine in cellophane e un attrezzo per tritare lo stupefacente.
Scattato inevitabilmente l’arresto, la Procura della Repubblica di Bari ha poi disposto per lui il trasferimento in carcere.
La droga, invece, è stata sequestrata, unitamente al denaro, ritenuto provento dell’illecita vendita.
Gli arnesi sequestati. (foto cc.) ndr. |
MONOPOLI (BA): TENTA UN FURTO IN UN’ANTICA MASSERIA. PRESO UN 24ENNE. DETERMINANTE LA TELEFONATA AL 112
Ha tentato un furto in un’antica masseria, ma è stato messo in fuga dal tempestivo intervento dei Carabinieri, che, dopo un breve inseguimento a piedi, lo hanno acciuffato.
Dovrà difendersi dall’accusa di tentato furto in abitazione, un barese 24enne, arrestato, l’altra sera, dai militari della Compagnia di Monopoli.
Ancora una volta è stata determinante la telefonata pervenuta al 112, da parte di alcuni residenti della zona, accortisi della presenza di un individuo che, scavalcato il muretto a secco posto a recinzione di un’antica masseria, ubicata in contrada Chianchizza.
Sono bastati pochi minuti affinchè una gazzella dell’Arma, tra l’altro già in zona per un servizio di perlustrazione, piombasse sul posto, mettendo dapprima in fuga il ladro e poi acciuffandolo al termine di un breve inseguimento a piedi per le campagne circostanti.
Perquisito, il giovane è stato trovato in possesso di una radio ricetrasmittente appesa al collo ed un paio di guanti, oltre ad uno scaldacollo utilizzato per coprirsi il volto.
L’ispezione dei luoghi, invece, ha permesso ai Carabinieri di riscontrare segni di effrazione ad una persiana, nonché di rinvenire sul posto un grosso cacciavite. Nel terreno antistante la masseria, inoltre, è stato rinvenuto un grosso martello ed un piccone privo di manico, il tutto posto sotto sequestro.
Scattato l’arresto, il 24enne, dopo l’udienza direttissima di convalida, attraverso la quale ha chiesto di essere giudicato con rito abbreviato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria è stato condotto presso la propria abitazione e sottoposto agli arresti domiciliari.
MOLFETTA (BA): PER UNA CANNA FUMARIA PERSEGUITA IL VICINO, IL COMMERCIALISTA E L’AVVOCATO DI QUEST’ULTIMO. ARRESTATO
Ha perseguitato il vicino, il commercialista e l’avvocato di quest’ultimo, rei di aver contribuito ad alimentare, ognuno con l’operato di competenza, una diatriba inerente questioni di vicinato Per questo l’altra mattina i Carabinieri di Molfetta hanno arrestato un 30enne del posto, titolare di una pizzeria, accusato di atti persecutori, violenza privata, lesioni personali e danneggiamento. Tutto ha avuto inizio a seguito di una controversia sorta tra il pizzaiolo e un 59enne del posto, vicino di casa della pizzeria, per una canna fumaria a servizio dell’attività dell’uomo. Lo “stalker”, durante il mese di febbraio scorso, si è reso responsabile di atti persecutori di gravità sempre crescente nei confronti del vicino, con minacce di morte, violenze fisiche e danneggiamenti di cose di sua proprietà. In particolare, un’aggressione avvenuta una mattina, quando incontratisi casualmente per strada, il pizzaiolo non ha esitato ad andargli incontro e, dopo avergli intimato di interrompere la sua azione legale, ad aggredirlo con calci e strattoni, ovvero poco più tardi, tagliandogli gli pneumatici del veicolo, mentre quest’ultimo era parcheggiato nei pressi del pronto soccorso presso cui la vittima si era recata subito dopo l’aggressione. Minacce di morte sono state rivolte anche nei confronti del commercialista e del legale di fiducia del 59enne, il primo per essere stato l’autore di alcune lettere a lui pervenute ed a seguito delle quali era stato instaurato il contenzioso legale di natura civilistica in questione; il secondo, invece, affinchè rinunciasse alla difesa del vicino nella vertenza relativa, appunto, alla canna fumaria. L’attento esame dei comportamenti assunti dal persecutore ha consentito così ai Carabinieri di chiedere ed ottenere dal GIP del Tribunale di Trani, su richiesta della Procura della Repubblica, il provvedimento cautelare nei confronti dell’uomo, notificato l’altra mattina. Da quel momento il pizzaiolo si trova detenuto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.
MOLFETTA (BA): PER UNA CANNA FUMARIA PERSEGUITA IL VICINO, IL COMMERCIALISTA E L’AVVOCATO DI QUEST’ULTIMO. ARRESTATO
Ha perseguitato il vicino, il commercialista e l’avvocato di quest’ultimo, rei di aver contribuito ad alimentare, ognuno con l’operato di competenza, una diatriba inerente questioni di vicinato Per questo l’altra mattina i Carabinieri di Molfetta hanno arrestato un 30enne del posto, titolare di una pizzeria, accusato di atti persecutori, violenza privata, lesioni personali e danneggiamento. Tutto ha avuto inizio a seguito di una controversia sorta tra il pizzaiolo e un 59enne del posto, vicino di casa della pizzeria, per una canna fumaria a servizio dell’attività dell’uomo. Lo “stalker”, durante il mese di febbraio scorso, si è reso responsabile di atti persecutori di gravità sempre crescente nei confronti del vicino, con minacce di morte, violenze fisiche e danneggiamenti di cose di sua proprietà. In particolare, un’aggressione avvenuta una mattina, quando incontratisi casualmente per strada, il pizzaiolo non ha esitato ad andargli incontro e, dopo avergli intimato di interrompere la sua azione legale, ad aggredirlo con calci e strattoni, ovvero poco più tardi, tagliandogli gli pneumatici del veicolo, mentre quest’ultimo era parcheggiato nei pressi del pronto soccorso presso cui la vittima si era recata subito dopo l’aggressione. Minacce di morte sono state rivolte anche nei confronti del commercialista e del legale di fiducia del 59enne, il primo per essere stato l’autore di alcune lettere a lui pervenute ed a seguito delle quali era stato instaurato il contenzioso legale di natura civilistica in questione; il secondo, invece, affinchè rinunciasse alla difesa del vicino nella vertenza relativa, appunto, alla canna fumaria. L’attento esame dei comportamenti assunti dal persecutore ha consentito così ai Carabinieri di chiedere ed ottenere dal GIP del Tribunale di Trani, su richiesta della Procura della Repubblica, il provvedimento cautelare nei confronti dell’uomo, notificato l’altra mattina. Da quel momento il pizzaiolo si trova detenuto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.
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