Bitonto (Ba). Aveva tentato di ammazzare due suoi ex affiliati. In carcere Cosimo Modugno, capo dell’omonimo clan [VIDEO]
Immagini dell'arresto. (foto cc.) ndr. |
di Redazione
BITONTO (BA), 8 MAR. (C.St.) - In Busto Arsizio (VA), i Carabinieri di Bari, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale del capoluogo, su richiesta della locale DDA, hanno arrestato Cosimo Modugno, reggente dell’omonimo clan attivo in Bitonto (BA), ritenuto responsabile in concorso di duplice omicidio tentato, ai danni di Vincenzo Corallo e Domenico Leovino, avvenuto il 24 agosto del 2015 in Bitonto, nonché di porto e detenzione illegale in luogo pubblico di arma da sparo ed altro.
Il provvedimento scaturisce da una complessa ed articolata indagine avviata dalla dipendente Compagnia di Molfetta (BA), che ha permesso di far piena luce sull’agguato commesso nello storico feudo malavitoso di influenza della consorteria capeggiata dal destinatario dell’ordinanza. In particolare, l’attività investigativa ha individuato nell’indagato, attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali, nonché mirati servizi di osservazione e pedinamento, l’autore materiale del fatto di sangue, finalizzato alla eliminazione di due suoi affiliati, allontanatisi dalla consorteria per ritagliarsi autonomi spazi d’intervento criminale. Modugno compie personalmente l’agguato, pistola alla mano, per eliminare i suoi adepti, Vincenzo Corallo e di Domenico Leovino, che da qualche tempo avevano deciso di abbandonare il sodalizio, dedicandosi autonomamente all’attività di spaccio, rinnegando l’autorità del boss. Entrambi, tuttavia, riescono a sfuggire agli intenti del loro carnefice, riparandosi, uno, nel portone di un condominio, l’altro, dietro ad un pilastro di uno stabile.
Nel corso dell’inchiesta, il 6 febbraio scorso, è stata anche arrestata una delle due vittime dell’imboscata, Domenico Leovino, acciuffato mentre deteneva illegalmente una pistola cal.9 marca Star con matricola abrasa e 6 proiettili.
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