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Calcio. Foggia finale thriller Iemmello segna quattro gol

Pietro Iemmello. (/foto) ndr.

di Mario Schena 

FOGGIA, 19 MAT. - Musi lunghi sulle gradinate dello “Zaccheria”. Le due sconfitte consecutive con Andria e Messina e la conseguente uscita dalla zona play-off hanno più che raffreddato gli entusiasmi in casa rossonera. Di fronte c’è l’Ischia, avversario ideale quantomeno per cercare di ricucire lo strappo con i tifosi. De Zerbi si inventa l’ennesima formazione. Fuori Sarno e fiducia sulle fasce a Chiricò e Floriano. Il Foggia ha vinto per quattro a due, rischiando però ancora una volta di lasciare punti pesanti in casa. Sugli scudi Pietro Iemmello autore di tutti e quattro i gol della sua squadra. Parte ovviamente a testa bassa la squadra rossonera che diventa subito padrona del centrocampo e va vicina al gol al settimo con un colpo di testa di capitan Agnelli che termina sul fondo non lontano dal palo alla desta di Iuliano. E’ il preludio al gol di Iemmello che arriva dopo tre minuti, il cannoniere rossonero è bravo a bruciare d’anticipo tutti sul traversone dalla destra di Angelo. Foggia vicino al raddoppio con Floriano che se ne va in slalom entra in area e colpisce di punta la sfera che coglie il palo e attraversa tutta la linea di porta. Ancora Floriano insidioso al ventiquattresimo bravo ad intercettare un errato disimpegno dei difensori dell’Ischia e a far partire un tiro insidioso che Iuliano para. Al venticinquesimo ancora Floriano che riceve da Chiricò, salta un avversario e spara in diagonale, Iuliano respinge e poi blocca in due tempi anticipando anche Iemmello. Il centravanti del Foggia raddoppia al ventinovesimo. Iemmello, spalle alla porta, si gira e tira in porta, Iuliano respinge ma la palla ritorna alla punta del Foggia che batte a volo insaccando. La partita sembra chiusa, ma l’Ischia la riapre al trentacinquesimo con un gol subito grazie alla solita ripartenza degli avversari che sta diventando una costante dei gol subiti dal Foggia. Non accade più nulla e squadre negli spogliatoi. De Zerbi inserisce Sarno al posto di Floriano spostando Chiricò sulla sinistra. Cerca di chiuderla il Foggia la partita, ma il ritmo come spesso accade è blando e gli spazi per far male sono pochi e ristretti. Solito gioco, soliti errori, solito copione. L’Ischia approfitta della squadra rossonera sbilanciata in avanti e innesca un’altra ripartenza letale, con il guizzante Kanoutè che si incunea in area e viene messo giù da Loiacono. Calcio i rigore sacrosanto che lo stesso Kanoutè si incarica di battere e trasformare. Sembra la replica di una rappresentazione tagica alla quale il pubblico foggiano ha già assistito con Paganese, Juve Stabia e Matera. De Zerbi le prova tutte. Fuori Chiricò e Riverola e al loro posto entrano Arcidiacono e Vacca. La temperatura in campo sale e la partita si fa nervosa. Si esalta Iuliano che sale in cattedra e salva la sua squadra su una spizzata di Vacca su assist di Di Chiara. Continuano ad accendersi parapiglia in campo. Il Foggia non ci sta e l’Ischia sente che può portare a casa un punto pesante. A cinque minuti dal novantesimo, Arcidiacono, per fortuna in fuorigioco su assist di Iemmello, manda alto da due passi a porta vuota. Iuliano si salva in ogni mode e la rasoiata di Vacca passa di un soffio alla destra dell’estremo difensore campano. Al novantesimo il Foggia rimette le cose a posto con Iemmello letale sul traversone dalla destra di Gerbo che piazza davanti alla porta di Iuliano un pallone con il contagiri che la punta rossonera stampa sotto la traversa. Cinque i minuti di recupero, fatali a Messina miracolosi con l’Ischia quando il bomber del Foggia cala il poker al termine una sgroppata dalla propria metà campo sino alla porta avversaria e battendo Iulaino in maniera imparabile. Triplice fischio e tutti negli spogliatoi dove la rabbia dell’Ischia è tanta per un pari sfumato sui titoli di coda, ma il Foggia non ha rubato nulla e continua a sperare.






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