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Estero. Bruxelles, Salah era pronto a colpire. Sventato attentato a Parigi

Ritorna la paura attentati a PArigi. (foto) ndr.

di Redazione

PARIGI, 25 MAR. (AGI) - Rutorna la paura a Parigi. Ancora sotto choc per gli attentati del 13 novembre la Francia si sveglia con la notizia che è stato sventato un nuovo attacco, un progetto che era gia' "in stato avanzato", ha confermato il ministro dell'interno, Bernard Cazeneuve: è stato fermato un uomo, di nazionalità francese, nella cui casa è stato ritrovato esplosivo. "Nessun elemento tangibile collega questo progetto con gli attentati di Parigi e di Bruxelles", ha precisato il ministro, incontrando la stampa. Le perquisizioni sono andate avanti per tutta la notte a Argentuil, in val d'Oise: l'uomo arrestato è sospettato di coinvolgimento nella organizzazione dell'attentato. Cazeneuve ha parlato di "inchiesta importante". Nella casa dell'uomo, e' stata trovata una piccola quantita' di esplosivo, la cui natura non e' stata chiarita. L'uomo arrestato, Reda K., è un cittadino francese ed è "sospettato di coinvolgimento ad alto livello nel progetto... un progetto in seno a una rete terroristica che voleva colpire la Francia". Conosceva Abdelhamid Abaaoud, la 'mente degli attentati di Parigi, morto nel blitz al covo di Saint Denis: il sospettato, interrogato giovedì', era stato condannato in contumacia a luglio 2015 a Bruxelles insieme ad Abaaoud, nell'ambito di un'inchiesta su una filiera jihadista verso la Siria. Lo riferiscono fonti della polizia francese. L'indagine, andata avanti "per diverse settimane", ha mobilitato "risorse significative per la sorveglianza fisica e tecnica e la collaborazione stretta e costante tra i servizi europei", ha aggiunto Cazeneuve. Sul fronte di Bruxelles un'operazione su vasta scala ha consentito di arrestare ieri sera sei persone. Secondo i media belgi, un nuovo arresto c'è stato anche stamane a Forest, nel corso di una perquisizione terminata in mattinata. Le perquisizioni della serata sono avvenute nei comuni di Bruxelles, Jette e Schaerbeek, dove sono entrati in azione le forze speciali e anche un elicottero della polizia. A Schaerbeel, la polizia e' stata aiutata dall'esercito. Non e' nota l'identita' degli arrestati. Tre dei fermi sono avvenuti di fronte la sede della procura generale, in pieno centro di Bruxelles, non lontano dal ministero della Giustizia: i tre erano in auto. Non e' chiaro il motivo della loro presenza. Altre due persone sono state fermata nel corso di una perquisizione a Jette, un comune periferico di Bruxelles. Un giudice oggi deve convalidare gli arresti. Le autorità belghe hanno abbassato da 4 (il più alto) a 3 il livello di allerta terrorismo del Paese, mentre si scopre che Salah Abdeslam, Amine Choukri, Mohammed Belkaid, i primi due arrestati e il terzo ucciso prima degli attacchi del 22 marzo, avrebbero dovuto parteciparvi per fare una carneficina come a Parigi, attaccando la città simultaneamente in più punti. La procura puntualizza inoltre che l'identikit diffuso da alcuni media belgi come quello del "quinto uomo" del commando che ha provocato le stragi, la persona che accompagnava l'autore della strage nella metropolitana, "non ha nessuna pertinenza con l'inchiesta". L'interrogatorio di Salah Abdeslam - L'unico terrorista sopravvissuto alle stragi di Parigi, attualmente in mano alle forze di sicurezza belghe, ha riconosciuto il suo ruolo logistico nella preparazione degli attentati in Francia, ma ne ha attribuito la principale responsabilita' ad Abdelhamid Abaaoud. Lo ha fatto nell'interrogatorio del 19 marzo con la polizia belga, di cui l'emittente BFMTV è riuscita ad ottenere la trascrizione. Abdeslam ha ammesso con gli inquirenti di aver "affittato vetture e case" su richiesta del commando del 13 novembre. Ma ha attribuito al defunto Abaaoud la responsabilita' degli attacchi. "E' (Abdelhamid) Abaaoud... Lo so attraverso mio fratello Brahim. E' lui che mi ha raccontato che Abaaoud era il responsabile. Ho incontrato Abaaoud la notte tra l'11 e il 12 novembre del 2015. Era la prima volta che lo vedevo in vita mia". Ma questo probabilmente è falso perché Abdeslam e il belga di origine marocchine Abaaoud, considerato la 'mente' del massacro, morto nel raid al covo di Saint Senis, erano stati condannati insieme in Belgio nel 2010 per rapina. Abdeslam dice anche che voleva farsi esplodere allo Stade de France, come previsto nel piano terroristico. "Dovevo andare allo stadio ma non avevo il biglietto. Ho rinunciato quando ho parcheggiato la macchina. Ho lasciato scendere i miei tre passeggeri e ho riavviato". Dei tre con lui nel veicolo, Abdeslam ammette di conoscere Bilal Hadfi, ma non gli altri due passeggeri, gli "iracheni". Ha detto anche di non riconoscere neppure Najim Laachraoui, l'artificiere del 13 novembre e il kamikaze dell'aeroporto di Zaventem, nelle fotografie che gli hanno mostrato gli inquirenti.






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