Terrorismo. Strage di Bruxelles, attacco al cuore dell'Europa
L'aeroporto di Bruxelles devastato. (foto) ndr. |
di Anna Gomes
BARI, 23 MAR. - Questa volta è veramente il cuore dell'Europa, Bruxelles, ad essere stato colpito. Alle nove e dieci di ieri mattina, 22 marzo, la vita quotidiana di centinaia di persone è stata fermata, spezzata, interrotta brutalmente dalla violenza delle armi, macchiando di sangue le metropolitane e l'aeroporto di Bruxelles. Gli attentati sono stati rivendicati dai jidahisti.
Ancora una volta lo spettro di un Dio violento o perlomeno inteso come tale, Hallah, ha guidato la mano dei terroristi islamici.
Ancora una volta sono stati colpiti innocenti nel nome dello stesso Dio, quello dei musulmani.
Ancora una volta abbiamo assistito, terrorizzati, ad immagini di morte e di terrore.
Lo spettro dell'ISIS incombe inesorabilmente su di noi, su tutti gli Europei, in particolare, al dila' di religioni e confini.
Da New York inizio' tutto l' 11 Settembre 2001 con il crollo delle Twin Towers ad opera della JiHAD , fino a Madrid e poi ultima, cronologicamente, Parigi, con gli attentati di Charlie Hebdo e quelli più' recenti del 13 Novembre al Bataclan , durante un concerto rock per i giovani. Centinaia di giovani vite spezzate da mani omicide, determinate a tutto, anche a costo della propria vita.
I capi i di tutto il mondo si stringono in un abbraccio di solidarietà ' che varca i confini dell'Europa e tentano di difenderci da quella che ormai è la guerra del terzo Millennio. Riusciremo realmente a farlo? Quanto durerà tutto questo? Sarebbe giusto chiuderci in casa o continuare a vivere, lavorare, viaggiare? La nostra paura non puo' che incoraggiare le loro azioni brutali di terrorismo,e non potrebbe essere diversamente, ma perché' siamo arrivati a tanto? E perché' non cerchiamo di alleviare realmente la loro povertà , la loro sofferenza facendo tutto il possibile per prevenire queste tragedie?Prevenirle, come ha detto stamattina il nostro capo dello stato, Renzi, cominciando dalla cultura ed educazione dell'integralismo, all'interno della nostra società . Ma forse è troppo tardi.
Nessun commento