Attualità. La “Cooperativa di Comunità” di Biccari apre i battenti. Ivan Stomeo ospite d’eccezione
La locandina dell'evento (foto) ndr. |
di Nico Baratta - Redazione di Foggia
BICCARI (FG), 28 APR. - “Riunirsi insieme significa iniziare; rimanere insieme significa progredire; lavorare insieme significa avere successo”. Con questa illustre riflessione, di Henry Ford, il Sindaco di Biccari, Gianfilippo Mignogna, annuncia l’inizio dei lavori della “Cooperativa di Comunità”. Il primo appuntamento, quello di presentazione, avverrà il 10 maggio 2016 a Biccari nella sala “Bollenti Spiriti, alle ore 18: ospite d’eccezione Ivan Stomeo, Sindaco di Melpignano (LE) e Presidente Nazionale di “Borghi Autentici d’Italia”.
«Quella del 10 maggio sarà una giornata storica per la comunità biccarese –ha dichiarato Gianfilippo Mignogna, Sindaco di Biccari- . Difatti con il prezioso ausilio di Borghi Auntentici d’Italia e la partecipazione straordinaria del suo presidente Ivan Stomeo, a Biccari, inizia il confronto per presentare e costruire insieme la Cooperativa di Comunità. È questo, uno strumento innovativo, riconosciuto dalla LR 23/2014, per attuare politiche attive di sviluppo locale coerenti con le vocazioni del territorio ed in linea con i bisogni della comunità locale. L’esperienza della Cooperativa di Comunità, di cui il Presidente Stomeo è uno dei precursori in Puglia (in qualità di Sindaco nella sua Melpignano) ed in Italia (grazie alla rete dei Borghi Autentici) –prosegue Mignogna-, punta infatti a valorizzare le competenze della popolazione residente, delle tradizioni locali e delle risorse territoriali, attraverso lo sviluppo di attività economiche eco‐sostenibili finalizzate alla produzione di beni e servizi, al recupero di beni ambientali e monumentali, alla creazione di offerta di lavoro e alla generazione, in loco, di capitale “sociale”. L’idea dell’Amministrazione comunale di Biccari è semplice ma al tempo stessa ambiziosa: puntare sui cittadini per recuperare e gestire beni comuni, per aumentare i servizi in paese e creare opportunità occupazionali. Il tutto –conclude Mignogna- nella consapevolezza che in periodi di crisi economica e sociale come questi non possa esserci risposta migliore della propria Comunità».
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