Bari Carbonara. Spacciano cocaina ed eroina in piazza, beccati un 57enne ed un minore [CRONACA DEI CC: ALL'INTERNO[
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Arrestati spacciatori in piazza. (foto cc.) ndr. |
di Redazione
BARI, 9 APR. (C. St.) - Spacciavano cocaina ed eroina in piazza.
Per questo un 57enne ed un 17enne, entrambi della ex frazione barese di Carbonara, sono finiti nei guai. Il primo è stato arrestato, mentre il secondo è stato denunciato in stato di libertà . Per entrambi l’accusa è di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Una pattuglia della locale Stazione Carabinieri, durante un servizio antidroga, in transito da piazza Umberto, ha sorpreso i due mentre cedevano una dose di cocaina ed una di eroina ad un 44enne di Fasano.
Immediatamente bloccati e perquisiti, il 57enne è stato trovato in possesso anche di 355 euro in banconote i vario taglio, che, ritenuti provento dell’illecita vendita, sono stati sequestrati unitamente allo stupefacente.
L’uomo, tra l’altro già noto alle forze dell’ordine, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stato poi sottoposto agli arresti domiciliari.
Il minorenne, incensurato, deferito alla Procura della Repubblica per i Minorenni di Bari, è stato invece affidato ai genitori.
L’acquirente, infine, è stato segnalato alla Prefettura di Bari, come consumatore di sostanze stupefacenti.
BARI: SORPRESO A SPACCIARE, SI SBARAZZA DELLA DROGA ALLA VISTA DEI CARABINIERI. ARRESTATO
Sorpreso a spacciare marijuana, alla vista dei Carabinieri si è sbarazzato della droga, tentando di farla franca, ma è ugualmente finito in manette.
È accaduto l’altra sera a Bari, dove i Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato un 23enne del quartiere Libertà , già noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari, durante uno specifico servizio, hanno notato il giovane che dialogava con un coetaneo, al quale consegnava qualcosa, ricevendo in cambio del denaro.
Tale comportamento ha insospettito i Carabinieri, che hanno voluto vederci chiaro e sono quindi usciti allo scoperto, bloccando entrambi.
Durante il controllo, però, il 23enne, con un rapido gesto, si è sbarazzato di una bustina, gettandola sotto un’auto in sosta, nella speranza di farla franca.
Il gesto, però, non è sfuggito ai militari, che l’hanno immediatamente raccolta, rinvenendo, all’interno, 11 dosi di marijuana.
Perquisito, dalle sue tasche sono saltate fuori altre 3 dosi della stessa sostanza e 60 euro.
L’acquirente, invece, aveva ancora in mano una dose di marijuana, identica a quelle già rinvenute.
Inevitabili, a questo punto, sono scattate le manette ai polsi del pusher, che, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stato poi sottoposto agli arresti domiciliari, mentre l’acquirente è stato segnalato alla Prefettura, come consumatore di sostanze stupefacenti.
La droga e il denaro, ritenuto provento dell’illecita vendita, sono invece stati sequestrati.
+ALTAMURAm (BA): ARRESTATO UN 28ENNE PER VIOLENZA SESSUALE.
In data odierna i Carabinieri Carabinieri del Comando Provinciale di Bari, Nucleo InvestigativoInvestigativo, ed i Carabinieri della Compagnia Compagnia di Altamura hanno tratto in arresto D.G., D.G., classe 1987, di Altamura, in esecuzione delladella misura della custodia cautelare in carcere carcere richiesta dal
P.M. dott.ssa Simona Filoni Filoni ed emessa dal G.I.P. presso il Tribunale Tribunale di Bari Dott. Roberto Oliveri Del Castillo, Castillo, per il delitto di cui all’art. 609 bis, 1 e 2 comma n.1 c.p., art. 609 ter, 1° comma, n. 4) c.p., commesso in Altamura in data 6 gennaio gennaio 2016 ai danni di una minore, di quattordici anni di età .danni di una minore, di quattordici anni di età . L’uomo, in particolare, dopodopo avere condotto la minore all’interno della della sua abitazione con la scusa di effettuare le le pulizie della stessa, ne abusava sessualmente, sessualmente, approfittando della totale fiducia riposta dalla ragazzadalla ragazza in lui e della amicizia che legava che legava la madre della stessa alla convivente dell’arrestato.stessa alla convivente dell’arrestato. La vicenda risulta particolarmente particolarmente inquietante sia per la qualità delle persone persone coinvolte, avvinte da vincolo di amicizia, amicizia, sia per le circostanze in cui l’arrestato maturava l maturava l’insano proposito; l’uomo, infatti,, è il padre di una bambina, D.G., di mesi mesi tre, all’epoca ricoverata presso il Reparto Reparto di Pediatria dell’Ospedale Giovanni XXIII XXIII di Bari, poi deceduta in data 13 febbraio febbraio 2016 presso il medesimo Presidio. Le indagini indagini sul decesso della piccola sono ancora in corso.della piccola sono ancora in corso. La violenza sessuale venivaveniva ordita dall’indagato D.G. proprio nel periodo periodo in cui la piccola lattante si trovava trovava ricoverata in Ospedale, vegliata dalla madre, madre, a sua volta confortata dall’amica, madre della minore vittima dell’abuso sessuale di cui trattasi.confortata dall’amica, madre della minore vittima dell’abuso sessuale di cui trattasi.confortata dall’amica, madre della minore vittima dell’abuso sessuale di cui trattasi. L’uomo, infatti, ha consumato l mato la scellerata violenza ai danni della minoren della minorenne, abusando delle sue condizioni di inferiorità inferiorità fisica ed approfittando di un momento di omento di vulnerabilità della ragazzina, la quale si si trovava distesa sul letto della camera matrimoniale matrimoniale della abitazione, in un momentomomento di relax dopo l’effettuazione delle pulizie, pulizie, intenta ad utilizzare il telefono cellulare e ad attendere che l’uomo ultimasse le faccende.re il telefono cellulare e ad attendere che l’uomo ultimasse le faccende.re il telefono cellulare e ad attendere che l’uomo ultimasse le faccende. La violenza impiegata da D. D.G. per consumare gli atti sessuali ai danni della minore della minore, si è estrinsecata non solo attraverso attraverso la forza e la predominanza dell’uomo rispetto al fisico esile della ragazzina, ma ancheanche in virtù della repentinità e della insidiosità insidiosità della azione delittuosa con cui l’uomo coglieva la vittima, la quale non solo non non aveva avuto la percezione del pericolo imminenteimminente stante la positiva considerazione considerazione riposta nella persona dello indagato, ma ma si era, altresì, trovata nella impossibilità di chiedere aiuto a terzi a causa della particolarità particolarità del contesto ambientale, a lei completamente completamente estraneo e sconosciuto, in cui l’abuso l’abuso si è consumato. Le condotte delittuose si consumavano all’interno della abitazione in uso all’arrestato edall’interno della abitazione in uso all’arrestato ed alla di lui convivente, non utili alla di lui convivente, non utilizzata da tempo in ragione dei molteplici ragione dei molteplici ricoveri che avevano interessato la piccola interessato la piccola lattante figlia dell’arrestato (e che richiedevano richiedevano da tempo la presenza dei genitori in in ospedale), che presentava porte e finestre finestre chiuse, circostanze che impedivano al soggetto soggetto passivo di opporre tutta la resistenza resistenza voluta, vanificando qualunque richiestaesta di aiuto della minorenne o possibilità di fugao possibilità di fuga.
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