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Libri. Incontro alla Laterza su "Dalle sante alle streghe: il cinema e le sante nel Medioevo"

Una immagine dellinconro. (foto A.G.) ndr.

di Redazione

BARI, 28 APR. - Oggi alle 18 alla Laterza "Mercoledì con la storia" in collaborazione con l'Associazione Centro Studi Normanni. Si è svolto un incontro su "Dalle sante alle streghe:il cinema e le sante nel Medioevo".Sono intervenuti Raffaele Licinio, Vito Attolini, Tiziana Schiavarelli e Dante Marrone. "La strega é sempre esistita nell'immaginario popolare,ed essa stessa diventa contemporaneamente santa nel tentativo di raggiungere il divino,il soprannaturale."afferma Raffaele Licinio. "In Puglia la strega veniva anche chiamata 'maciara ' ed era quella che combinava matrimoni,prediceva il futuro, preannunciava disgrazie"aggiunge Attolini. Il cinema non ha realmente riprodotto donne sante o streghe vissute nel Medioevo ma semplicemente reinventato,ricostruito immagini potenti senza tempo,senza scenari realmente attinenti al Medioevo. Il cinema nordico si è interessato tanto alla magia,alla stregoneria,all'occulto e tra questi il regista Bergman. L'altra faccia della stregoneria é la santità,strega é santa perché cerca Dio. È dal cinema muto che ci arrivano le prime testimonianze cinematografiche, come "Giovanna D'Arco " del 1928 dove le scene riproducono il pathos ed il dolore della pulzella D'Orleans ,arsa viva dagli inquisitori, che fu fatta santa soltanto due secoli dopo. Ed ancora "La passion de Jeanne d'Arc"girato da un regista francese. Anche alla nostra santa più famosa, santa Caterina da Siena,sono stati dedicati dei film il primo, "Santa Caterina da Siena "del 1947 ed il secondo "Io Caterina"del 1956. La serata si è chiusa con l 'intensa interpretazione di alcuni testi da parte degli attori Marrone e Schiavarelli.





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