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Regione Puglia. Libertà religiosa: proposta di revisione dell'articolo 1 dello Statuto della Regione

Fabiano Amati (foto) ndr.
di Redazione di Foggia

BARI, 07 APR. - "- Le leggi, i regolamenti e gli atti amministrativi della Regione tutelano la libertà religiosa e morale dei cittadini, salvo che non sia espressamente prescritto il superiore interesse regionale - " È il testo della proposta di revisione all'articolo 1 dello Statuto, presentata dai Consiglieri regionali Fabiano Amati, Michele Mazzarano, Sabino Zinni, Ignazio Zullo e Napoleone Cera. 
"La proposta - ha commentato Fabiano Amati - appaga un punto di vista culturale con notevoli conseguenze pratiche sull’apparato normativo, regolamentare e amministrativo della Regione Puglia. 
Fuori dall’impianto culturale e teorico, infatti, la casistica che si aggancia alla libertà d’espressione del convincimento morale o religioso, cosa ben diversa dalla libertà di culto, è ampia e varia, coinvolgendo il lungo cammino compiuto nel nostro Paese sulle questioni di coscienza, avviato nella seconda metà del secolo scorso sul rifiuto della guerra e dell’organizzazione militare dello Stato. 
Per questi motivi e per l’incalzare di problematiche sempre nuove, che insorgono per la velocità con cui il prodotto della ricerca scientifica pone le sue sfide, facendo peraltro emergere questioni sempre più imponenti, abbiamo reputato necessario introdurre nella Carta fondamentale del nostro ordinamento regionale la tutela della libertà religiosa e morale, da assicurarsi implicitamente sempre al cospetto di leggi e atti amministrativi che introducano o regolino diritti e doveri 'minori', però in contrasto con precetti cogenti di rango morale e religioso. L’integrazione proposta alla norma fondamentale della Regione imporrà leggi impermeabili ai convincimenti personali dei legislatori ed allo stesso tempo rispettose della libertà di coscienza negativa (obiezione), purché l’obiezione da coscienza non sia idonea a porre in discussione il raggiungimento di superiori interessi generali".






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