Teatro. Con Il prezzo di Miller, Popolizio e Orsini portano in scena al Petruzzelli uno spaccato di quotidianità
![]() |
Una immagine dello spettacolo. (foto M.C.) ndr. |
di Maria Caravella
BARI, 7 MAR. - Attraverso uno dei drammi più famosi di Miller "Il Prezzo" . Popolizio con la splendida interpretazione dell' evergreen Umberto Orsini narra al Petruzzelli di Bari, per la programmazione del Teatro Pubblico pugliese la crisi del '29. Al di là dei riferimenti storici e dell'intreccio la storia intende valutare: "Qual è "Il Prezzo"? Quello che ognuno di noi paga per vivere.
Si narra di due fratelli, di buona famiglia, dopo il crollo finanziario del 1929, i quali hanno fatto scelte agli antipodi. Victor ha abbandonato gli studi nei quali brillava e si è arruolato in polizia per poter mantenere il padre caduto in disgrazia. Walter, il secondo sottraendosi ad ogni responsabilità, ha studiato seguendo le proprie inclinazioni ed è diventato un chirurgo importante.
Secondo l'autore la vita di ognuno di noi è ancorata alle scelte operate nel passato proprio perchè le abbiamo fatte o subite. Ma con il passare del tempo i punti di vista si evolvono e le nostre precedenti scelte sembrano non avere più valore. Per l'uomo pertanto discernere il bene dal male, diventa illusorio in quanto "Panta rei" tutto scorre e muta e, in questo fluire continuo dell'esistere, è pura illusione aspirare ad una legge morale.
Miller in questa drammaturgia di straordinaria attualità, affronta lo spaccato di una società che non è solo americana ma nella quale ognuno di noi può immedesimarsi.
Il ricordo del passato come i giganteschi mobili che riempiono tutta la scena del Teatro Petruzzelli rimandano al titolo, infatti è il prezzo quello che deve esser stimato per la vendita di una mobilia appartenente a due fratelli che non si incontrano da sedici anni a causa di un dissidio familiare. A partire dal semplice spunto vengono fuori le insoddisfazioni, il risentimento, le tragedie individuali.
Quando nel '68 Miller scriveva Il prezzo, la modernità e il consumismo che implacabili scorrevano già non davano più spazio alle cose eterne. Bisogna cambiare, comprare, vendere, distaccarsi......
IL PREZZO di Arthur Miller traduzione Masolino D’Amico, scene di Maurizio Balò,
costumi Gianluca Sbicca, luci Pasquale Mari, regia di Massimo Popolizio, direzione artistica di Umberto Orsini
con Umberto Orsini, Massimo Popolizio, Alvia Reale, Elia Schilton
ha riscosso grande successo di pubblico, una messinscena tradizionale valorizzata da un cast di eccezione che ha saputo rendere questo appuntamento del Teatro pubblico pugliese un evento a dir poco straordinario.
Nessun commento