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Teatro. Grande successo al Barium de "Il conte Kolaperkià e la Bari bene" di Gianni Colajemma

Al Barium grande successo per 'Kolaperkia'. (foto M. C.) ndr.

di Maria Caravella

BARI, 5 APR. - C'è chi nel teatro a tutti i costi fino all'inverosimile cerca di dare un messaggio criptico, di difficile interpretazione pur di darsi un tono ed essere inserito tra i benemeriti "del cosiddetto teatro impegnato". Non è il caso de “Il conte Kolaperkià e la Bari bene”, che dal 26 marzo Gianni Colajemma porta in scena al Teatro Barium con grande successo. Quello di Colajemma è un teatro semplice e immediato capace di entrare in simbiosi con gli spettatori senza troppi convenevoli. Come lo stesso decano del Teatro barese lo definisce al termine di ogni spettacolo: "è il teatro delle buone cose dove primeggiano i buoni sentimenti e le cose semplici". Con ironia Gianni Colajemma ha ripetuto in numerose interviste "di aver voluto mettere su "Kolaperkià" un accento per evitare problemi con tutti quelli che hanno la puzza sotto al naso”, spiegando così con la sua proverbiale ironia il titolo dello spettacolo. In questa simpaticissima performance Colajemma calca le scene con un collaudato cast: Lucia Coppola, Gemma Magistro, Vittoria Amore e Dario Mangieri tutti i sabato alle ore 21.00 e tutte le domeniche alle ore 18.00 e alle ore 21.00. Quello di Gianni Colajemma è un testo rivisitato ripreso dopo tanti anni. L'originale nasce da un’idea di De Bartolomeo e Barracano. Si tratta di una favola magica, "un giallo farsa" il cui intento è la ricerca di un ciondolo magico: metaforicamente un vero amuleto. Il protagonista è un nobile decaduto con una sorella orrenda e puzzolente che tra mille peripezie e gag divertenti cerca di risollevare la sua condizione di indigenza sposando una nobildonna interessante e soprattutto ereditiera del tanto aspirato amuleto. Il pubblico numeroso e variegato, ha applaudito con interesse. Da evidenziare è la presenza di molti giovani, per i quali si deve dar merito a Colajemma nell'averli coinvolti nel "Teatro della Baresità".






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