Bari. Porto di Bari: Sequestrati circa 160.000 giocattoli, recanti marchi contraffatti non conformi alla normativa di sicurezza.
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I giocattoli sequestrati. (foto Gdf) ndr. |
Una persona denunziata
di Redazione
BARI, 11 MAG. (C. St.) - I Finanzieri del Gruppo Bari, in collaborazione con Funzionari del locale Servizio Antifrode dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, all’interno dell’area portuale barese, hanno sottoposto a controllo un autoarticolato appena sbarcato da una motonave proveniente dalla Grecia.
L’ispezione del mezzo, condotto da un cittadino bulgaro, permetteva di scoprire un ingente carico di giocattoli scortato da documentazione commerciale attestante la falsa destinazione verso la Spagna.
La verifica della merce consentiva di sequestrare oltre 120.000 giocattoli raffiguranti personaggi di noti cartoni animati quali Olaf, Anna, Elsa, Frozen, Minios e Paw Patrol palesemente contraffatti e 40.000 giocattoli privi dei requisiti minimi di sicurezza.
Il detentore della merce è stato denunziato, a piede libero, all’Autorità Giudiziaria per il reato di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, nonché per violazione della normativa comunitaria in materia di sicurezza.
L’operazione di servizio si inquadra nel rafforzamento delle misure di sicurezza e controllo finalizzate anche alla tutela dei consumatori ed al contrasto della contraffazione marchi.
MOLFETTA (BA): ORGANIZZAVANO VIAGGI “IN NERO”. RECUPERATI A TASSAZIONE OLTRE 500 MILA EURO
I Finanzieri della Tenenza di Molfetta nell’ambito dell’intensificazione dell’attività di controllo nel settore del sommerso d’azienda, hanno individuato in città , un’agenzia di viaggi, gestita da marito e moglie, completamente sconosciuta al fisco.
In particolare, i due coniugi con il comune interesse per le escursioni, grazie anche ad un metodo pubblicitario come il passa parola, avevano costituito, all’interno di un anonimo locale ubicato in una zona centrale, un luogo ove, le persone interessate a tour europei, a prezzi esageratamente convenienti, potevano consultare centinaia di dépliant delle più svariate mete turistiche.
I dettagli della località da visitare (prenotazioni di hotel, voli, spostamenti vari, pagamenti ed altro), venivano, poi, formalizzati utilizzando un apposito computer installato presso l’abitazione privata dei titolari dell’agenzia fantasma.
Vieppiù, a volte gli stessi anomali “tour operator” potevano, su richiesta ricoprire anche il ruolo di “ciceroni”.
Per questo le Fiamme Gialle di Molfetta, nei loro confronti, hanno eseguito una verifica fiscale che supportata da riscontri bancari, ha permesso di accertare l’omessa presentazione della dichiarazione dei redditi relativa agli anni dal 2011 al 2014, quantificare i ricavi non dichiarati in oltre 500 mila euro con un’evasione dell’I.V.A. di circa 60 mila euro.
Per i due coniugi è scattata la segnalazione ai competenti uffici finanziari.
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