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Cronaca. Arresti assenteisti al comune di Foggia: presunte minacce a Mainiero

Il post presunto minatorio (foto) ndr.
di Nico Baratta

FOGGIA, 14 MAG. - Non è nuovo a minacce il Consigliere comunale di Fratelli D’Italia, Giuseppe Mainiero. Con ciò non è detto che l'avvertimento debba essere sottovalutato solo perché è stato scritto su Facebook con tanto di foto dell'esecutore. Lo scandalo dei furbetti del multibadge, gli assenteisti del Comune di Foggia, sembra che prenda aspetti inquietanti tali da minare la sicurezza personale di chi ha scoperchiato il malaffare.

«Ma u picciasser a mainir» (Ma lo diano fuoco a Mainiero) il post che incastra l'autore, che secondo alcune indiscrezioni potrebbe essere un lavoratore pubblico ma di un altro ente legato al comune. Ma per quest'ultima affermazione probabilmente tutto sarà al vaglio degli inquirenti. Probabilmente poiché non sappiamo con certezza sé è un avvertimento o uno sfogo, o solo un’affermazione a caldo per aver fatto luce su dinamiche che potrebbero essere repliche in altri enti pubblici o partecipate. Che abbia il sentore intimidatorio ne ha tutte le caratteristiche e ciò allerta Mainiero, consapevole che quell’affermazione potrebbe avere retrogusti amari per chi già lo ha “mal attenzionato”. Certo è che il Consigliere non demorde e continua nella sua azione contro i furbetti del badge, quegli assenteisti del comune di Foggia ora denunciati, dei quali 13 agli arresti e 7 indagati, ma tutti  e 20 sospesi in tronco dall'impiego pubblico. 

Mainiero, come da sua abitudine, sdrammatizza. E, a nostro avviso, fa bene perché il marcio va deriso con intelligenza e colpito con fermezza. Sulla sua bacheca, Mainiero irride la minaccia, o meglio il suo autore. Lo fa con un post, non criptico come suo intelligente savoir-faire ,  che riprende la cultura, quella bocconiana tanto esaltata da chi lo ha presumibilmente minacciato. «Studiate. Anche se nella vita è meglio furbi che colti. Anzi: proprio per questo. Per non arrendersi a chi vi vorrebbe più furbi che colti. Perché la cultura rende liberi, critici e consapevoli. Non rassegnatevi a chi vi vorrebbe opportunisti e docili e senza sogni. Studiate. Meglio precari oggi che servi per sempre» il pensiero del Consigliere, spina nel fianco di una maggioranza che non sostiene più.

Tanti i commenti di solidarietà ricevuti dal mondo politico, della società civile e istituzionale foggiana. 
E proprio nel giorno della minaccia, Giuseppe Mainiero, incalza nelle sue dichiarazioni verso l'amministrazione comunale in merito alla vicenda degli assenteisti del comune, secondo cui la Tecnostruttura foggiana, dopo le prime segnalazioni per opera dell'allora Assessore al ramo, Jenny Moffa, era già a conoscenza della situazione venuta a galla dopo le indagini dei Carabinieri. «Tutto quello che potevamo fare politicamente lo abbiamo fatto. Le nostre segnalazioni non sono state né ascoltate né verificate e non ci è rimasta altra possibilità se non quella di rivolgerci alle forze dell’ordine» l’amara ma giustificata affermazione di Giuseppe Mainiero. «Ãˆ  impossibile che la Tecnostruttura non sapesse. Le carte dicono il contrario», incalza il Consigliere di Fratelli d’Italia, presentando le copie di tre segnalazioni inviate mediante posta certificata dall’ex Assessore Jenny Moffa e inviate, in base alle competenze specifiche, all’attenzione del Sindaco Franco Landella, al suo diretto dirigente Antonio Stanchi e al Segretario Generale Maurizio Guadagno. Per la cronaca è doveroso dire che a circa una settimana dal suo insediamento, l’ex Assessore Moffa aveva denunciato, con una Pec datata 22 luglio 2014, una situazione di “anarchia” nella sede comunale del Servizio Integrato alle Attività Economiche e Produttive. 

Immediata la risposta del Sindaco di Foggia, Franco Landella, il quale rimanda al mittente le dichiarazioni, asserendo che in nessuna circostanza Mainiero «ha avanzato al sindaco segnalazioni in questo senso, motivo per il quale la tesi secondo la quale io sarei stato informato per tempo della vicenda finita sulle cronache nazionali è evidentemente destituita di ogni fondamento, come è facilmente riscontrabile dalla corrispondenza intercorsa tra lui ed il mio Ufficio di Gabinetto. Il consigliere comunale Giuseppe Mainiero non mi ha mai segnalato, né attraverso comunicazioni inviate via mail né attraverso altre forme, che all’interno della struttura che ospita il Servizio Attività Economiche vi fossero situazioni di assenteismo o tecniche fraudolente di attestazione della presenza del personale dipendente».

Nel frattempo da parte degli inquirenti sono proseguite le interrogazioni ai 13 assenteisti arrestati dai Carabinieri. Per ora tutte le dichiarazioni sono vincolate da segreto istruttorio, ma presto, crediamo per l’entità e importanza delle indagini che riguardano il settore della pubblica amministrazione, potremmo avere notizie, forse sorprese, …il condizionale è giustificato.





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