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Musica. Con un bellissimo Concerto la scuola Dante di Modugno augura a tutti: buone vacanze

Una immagine del concerto.m (foto M. C.) ndr.

di Maria Caravella

BARI, 14 GIU. - Un bellissimo Concerto quello tenuto dall' Orchestra del corso ad indirizzo musicale della scuola secondaria di primo grado Dante Alighieri di Modugno, presso le Chiese dell'Immacolata e del Purgatorio dello stesso Comune. E' stato eseguito un repertorio ricercato ma allo stesso tempo orecchiabile e fruibile dal numeroso pubblico intervenuto tra cui: Il lago dei cigni di Chaikovsky; Oh mio babbino caro, aria per soprano, tratta dall'opera Gianni Schicchi di Giacomo Puccini, cantata dal soprano Mariella Gernone; Nessun dorma, aria per tenore tratta dall'opera Turandot di Giacomo Puccini, cantata dal tenore Vito Piscopo e il valzer di Coppelia, tratto dall'omonimo balletto di Delibes, in un'inedita versione cantata, per soprano e tenore, con un testo scritto dalla professoressa Anna Maria Minerva. I brani su citati sono stati diretti dalla docente di oboe, professoressa Anna Maria Minerva. Nella seconda parte, diretta dalla docente di pianoforte, professoressa Antonella Falcone, sono stati eseguiti invece: Libertango di Piazzolla, Entertainer di Joplin ed infine a concludere in modo plateale la serata: La pantera rosa di Mancini, di non facile escuzione ma brillantemente eseguita dai bravissimi allievi della Dante Alighieri. Che dire una bellissima serata all'insegna della buona musica. Una nota di merito, per la buona riuscita del concerto, va sicuramente all'impegno dei ragazzi, alla professionalità dei docenti e del dirigente scolastico Prof.ssa Rosaria Giannetto. Al termine del concerto abbiamo incontrato la professoressa Anna Maria Minerva, che ha risposto alle nostre domande: D. - Che valore ha per lei il saggio di fine anno? R. - il l saggio, o come preferisco chiamarlo io, il concerto di fine anno scolastico, rappresenta il momento conclusivo e al tempo stesso il momento culminante di tutto il percorso didattico svolto durante l'anno, fatto di lezioni individuali, musica d'insieme per piccoli gruppi e prove d'orchestra, in cui si rende visibile agli occhi di tutti la maturità musicale raggiunta dagli alunni. E', pertanto, un momento di grande condivisione emozionale, artistica e culturale con l'intera comunità scolastica e l'intero paese. D. - Ritiene importante lo studio di uno strumento musicale per i ragazzi che frequentano la secondaria di primo grado? R. - Certamente! Lo studio di uno strumento musicale è importante per tutti e a qualunque età, ma specialmente per i ragazzi che, frequentando la scuola secondaria di primo grado, si trovano in una fase della vita in cui devono "formarsi" per capire quali sono le proprie attitudini, propensioni ed aspirazioni per la vita. In particolare, lo studio di uno strumento musicale coinvolge l'intero essere di una persona: mente, anima e corpo, poiché implica la sinergia simultanea di vista, tatto, movimento, respiro, emozione e concentrazione. E' un apprendimento altamente culturale perché quando si esegue un brano o un'opera musicale, non si è semplici spettatori, ma si diventa un tutt' uno con la stessa partitura e, non ultimo, è un apprendimento fortemente socializzante. E' importante ricordare, inoltre, che per molti ragazzi può anche diventare un'opportunità lavorativa. D. - Se dovesse convincere un suo allievo a prendere lezioni di oboe, cosa gli direbbe? R. - Io non vorrei e non potrei mai tentare di convincere qualcuno a studiare questo meraviglioso strumento che, ahimé, è ancora poco conosciuto. Semplicemente, com'é già successo nella mia carriera di docente di oboe e più in generale di oboista, gli farei ascoltare qualche brano suonato da me, o anche su youtube o, meglio ancora lo inviterei ad un concerto dal vivo per farglielo apprezzare in seno all' orchestra. D. - Quindi reputa l'ascolto determinante? R. - L'ascolto è alla base della conoscenza e proprio dalla conoscenza può nascere il desiderio di approcciarsi allo studio di un qualunque strumento musicale. D. - Quali proposte ritiene di poter fare alle istituzioni per incentivare lo studio della musica nella scuola pubblica? R. - Tanti progressi sono già stati compiuti in tal senso, a cominciare dall'istituzione dei corsi ad indirizzo musicale nelle scuole secondarie di primo grado e, più recentemente, con la nascita dei licei musicali, ma si potrebbe fare ancora di più, per esempio inserendo l'insegnamento di uno strumento musicale anche nella scuola primaria. In alcune scuole questo già esiste, a livello sperimentale, ma sarebbe opportuno estendere tale pratica didattica a tutte le scuole, facendola diventare una materia curricolare. Sarebbe importante, a mio avviso, prevedere delle collaborazioni continuative tra le scuole di ogni ordine e grado ed istituzioni concertistiche, in modo che gli alunni abbiano modo di appassionarsi alla musica, ascoltandola; valorizzando così il nostro patrimonio artistico e la nostra grande tradizione musicale, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo.





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