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Auto. Bmw 730d xdrive eccelsa, regina di chip

La nuova BMW 730d.. (foto aut.) ndr.

di Redazione

ROMA, 18 LUG. (AUTOMOBILISMO) - La quantità di dispositivi elettronici introdotti con la nuova Serie 7 è talmente elevata da far quasi passare in secondo piano le innovazioni tecnologiche, che riguardano soprattutto la scocca, definita Carbon Core in quanto integrata da una serie di componenti in materiale plastico rinforzato da fibra di carbonio che riducono fino a 130 kg il peso della vettura. Che fosse silenziosa lo si sapeva già, ma il fatto che grafico di rumorosità non si discosti molto dai valori della Rolls Royce Panthom, la vettura più confortevole mai provata da Automobilismo, non è certo un dato da sottovalutare, soprattutto considerando che sotto il cofano c’è un motore a gasolio. Così come non si possono non citare l’eccezionale capacità di assorbimento delle sospensioni pneumatiche e le caratteristiche di un motore che, pur non essendo di recentissima produzione, assicura prestazioni brillanti associate a consumi ridotti, come attesta la percorrenza di quasi 14 km/litro rilevata in autostrada.  
INTERNI 
All’inizio mette quasi soggezione, più che una vettura sembra una sala giochi considerando la quantità di schermi che impreziosiscono l’abitacolo, soprattutto nella zona posteriore, dove ai due monitor del sistema di intrattenimento (optional a 2.800 euro) si somma il tablet alloggiato sul bracciolo. Non è un normalissimo dispositivo Samsung, ma un apparecchio realizzato su specifiche Bmw che consente anche di regolare i sedili, l’impianto di climatizzazione, quello audio e video, oltre a personalizzare numerose impostazioni della vettura come, per esempio, l’illuminazione interna. A questo si aggiunge il telecomando di apertura delle porte, che riprende anch’esso la tecnologia dei tablet e consente di impostare a distanza l’impianto di climatizzazione,monitorare lo stato della vettura, conoscere l’autonomia residua e la scadenza dei vari intervalli di manutenzione; per ricaricarlo basta semplicemente riporlo nell’alloggiamento ricavato all’interno del bracciolo, dove si trova anche la base per la ricarica a induzione del telefono cellulare. Inconsueto anche il quadro strumenti, composto da un display digitale che simula strumenti analogici con temi e colorazioni variabili a seconda del setup scelto per la vettura: in Sport la colorazione è rossa e vengono visualizzati in primo piano tachimetro e contagiri, mentre in Eco Pro l’illuminazione diventa blu e il contagiri viene sostituito da uno strumento in grado di visualizzare il grado di efficienza alla guida, oltre all’eventuale recupero di energia in fase di rilascio. Difficile, se non addirittura quasi impossibile, elencare le funzioni del sistema multimediale, ma sicuramente merita una citazione il comando a gesti che, grazie a movimenti predefiniti della mano in prossimità della consolle, consente di gestire alcune funzioni del sistema di infotainment, per esempio, di abbassare o alzare il volume della radio ruotando il pollice, oppure di rispondere a una telefonata fingendo di premere un pulsante. Naturalmente non si è rinunciato al classico controller del sistema iDrive a destra delle leva del cambio, mentre sulla sinistra si trova il comando a sfioramento per selezionare i vari programmi di guida. Come da copione l’abitabilità soddisfa nel complesso, anche se, alla luce delle dimensioni esterne, ci si potrebbe aspettare qualche centimetro in più nella zona posteriore, dove l’ingombro del tunnel della trasmissione e la conformazione del divano consigliano di viaggiare in due.





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