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Berlusconi torna a casa, dimesso dal San Raffaele

Silvio Berlusconi dimesso dal San Raffaele. (foto Agi) ndr.

di Redazione

MILANO, 5 LUG. (AGI) - Dopo quasi un mese di degenza Silvio Berlusconi lascia l’ospedale San Raffaele di Milano dove era stato ricoverato, lo scorso 14 giugno, subito dopo il primo turno delle amministrative per subire un intervento per la sostituzione della valvola aortica. L’ex premier torna ad Arcore, dove proseguirà la riabilitazione. LA RIABILITAZIONE "Mi aspettano mesi di riabilitazione", spiega il leader di Forza Italia che non si sottrae alle domande dei cronisti: "In Italia c’è una preoccupante carenza di leader. Il Pese è passato dal bipolarismo al tripolarismo che vedo molto pericoloso, dove non ci sono leader cui poter affidare il proprio destino". E poi aggiunge che dopo la riabilitazione sarà "di nuovo utile all’Italia e agli italiani" LEGGE ELETTORALE "La riforma costituzionale e la legge elettorale potrebbero portare a un governo dei 5 stelle, come s'e' visto nelle recenti elezioni comunali" ha sostenuto Silvio Berlusconi. "Il sistema - ha continuato - e' fatto in modo tale che questo sarebbe il risultato sicuro alle prossime elezioni. Credo ci sia molto da fare all'interno del nostro Paese con amore, consenso e affetto in un momento in cui non mancano le complicita' dei giornali che non fanno che far emergere tutti i giorni il peggio". BREXIT Dopo il voto sulla Brexit e con la possibile "uscita dell'Inghilterra puo' prendere il via un processo di disgregazione" dell'Unione Europea. E' quanto sostiene l'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi parlando con i giornalisti dopo le dimissioni dall'ospedale San Raffaele. Per il leader di Forza Italia "la gente giovane non si ricorda che cosa e' stata la guerra fredda e le due grandi guerre. Quando i padri fondatori dell'Europa hanno pensato all'Unione europea - ha aggiunto - hanno pensato si' alla pace, ma hanno pensato anche a non avere confini europei e ad un'Europa che fosse un faro di civilta', che potesse intervenire nel mondo dove ce n'era bisogno". Purtroppo , ha proseguito, "tutto questo l'Europa non l'ha mai raggiunto". MILAN Berlusconi ha quindi parlato della situazione del Milan: "Il Milan ha ormai un percorso avviato verso i cinesi" che si impegneranno a investire nella società 400 milioni nei prossimi due anni. E a chi gli chiedeva se avesse controllato che gli acquirenti cinesi non fossero comunisti, l'ex Cav ha risposto: "Ormai il comunismo in senso classico non esisite più in Cina. È un paese capitalistico".





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