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L'ultimo "Huh!", grande festa per ritorno dell'Islanda

i bus dei tifosi al ritorno. (foto Agi) ndr.

di Redazione

REYKJAVIC, 6 LUG. (AGI) - Accoglienza trionfale per la nazionale islandese che nella tarda serata di lunedi' e' rientrata a Reykiavik dopo il sorprendente europeo che l'ha vista approdare ai quarti di finale. L'aereo della squadra ha sorvolato a bassa quota la capitale prima di atterrare all'aeroporto di Keflavik, dove i vigili del fuoco si sono esibiti in uno spettacolo d'acqua che ha formato in cielo un arcobaleno. "E' stato un qualcosa di semplicemente meraviglioso", ha detto dell'avventura francese l'attaccante Kolbeinn Sigthorsson, "un sogno che si e' avverato e siamo fieri di aver portato cosi' tanta allegria al nostro Paese". Il ct Lars Lagerback e i giocatori hanno poi attraversato le strade della citta' a bordo del pullman scoperto addobbato con il blu notte dell'Islanda. Al parco Arnarholl, davanti a decine di migliaia di tifosi hanno ripetuto per l'ultima volta la loro "haka vichinga", quell'"Huh!" scandito dal battito delle mani che (pur se nato in Scozia) e' diventato l'inno ufficioso dell'Islanda, fino all'eliminazione domenica sera con la Francia. "Le favole ancora esistono", ha dichiarato il premier, Sigurdur Ingi Johannsson, rivolgendosi ai giocatori, "e' raro, ammesso che sia mai accaduto, unire noi islandesi come avete fatto voi. Siete un patrimonio nazionale!".





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