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Mola di Bari (Ba). Presi i “maghi” delle slot machine: rubavano le monete con un ingegnoso meccanismo [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO]

Le monete e le banconote sequestrate. (foto cc.) ndr.

di Redazione

MOLA DI BARI (BA), 20 LUG. (C. St.) - I carabinieri della tenenza di mola di bari hanno arrestato per concorso in furto aggravato continuato florea alexandru bogdan 35enne e dura alin romeo 37enne, residenti rispettivametne in milano e salerno, entrambi rumeni,nullafacenti e pregiudicati. Nella circostanza,  i due rumeni, simulando di giocare alle “slot machine”, posizionate all’interno di un bar del centro cittadino, hanno introdotto all’interno di una fessura che eroga la vincita delle monete, un filo in acciaio, opportunatamente sagomato, che bloccando un meccanismo interno, ha consentito l’uscita di monete, per un ammontare di 1.050,00 euro, indipendentemente dalle giocate effettuate. I successivi accertamenti hanno permesso di verificare che, i due rumeni,  con lo stesso “modus operandi”, avevano asportatato da altre slot machine di un  altro esercizio pubblico cittadino, la somma di 625,00 euro. In quest’ultimo caso, il gestore del locale, nel presentare denuncia, riferiva che, nel corso degli ultimi tempi, aveva subito analoghi ammanchi, rinvendo sulle macchinette un “cavo d‘acciaio sagomato”, lasciato dagli sconosciuti.  I due rumeni, sottoposti a perqusizione, sono stati trovati in possesso  della somma complessiva di €uro 1828,50 in monete e banconote di vario taglio, sottoposta a sequestro. Sono in corso indagini volte a risalire ad analoghi espisodi consumati in questa provincia ed in altre localita’ italiane. I due cittadini rumeni, dopo le formalita’ di rito sono stati tradotti presso la casa circondariale di bari, a disposizione della competente A.G.. 


Merce sequestrata. (foto cc.) ndr.
TRANI (BT): CONTROLLI A TAPPETTO DA PARTE DEI CARABINIERI: ARRESTATO UNO SPACCIATORE, CHIUSA UNA MACELLERIA GESTITA DA MAROCCHINO. ALCUNI PRODOTTI ERANO INVASI DALLE FORMICHE

Nel pomeriggio di ieri i Carabinieri hanno effettuato un ampio servizio di prevenzione e repressione dei reati su tutto il territorio della città di Trani. Con l’ausilio del Nucleo Elicotteri, dei Cinofili e del Nucleo Carabinieri Antisofisticazione e Sanità, sono stati ispezionati e perquisiti numerosi esercizi pubblici commerciali, attività di ristorazione nonché luoghi dove era nota la presenza di pregiudicati del luogo. Nel corso delle operazioni, un 33enne già conosciuto dalle forze dell’ordine è stato tratto arrestato perché trovato in possesso di ben 50 grammi di “erba”. Vista la quantità e le modalità di conservazione, per i Carabinieri è stato subito chiaro che non fosse tutta per uso personale. A nulla sono valse le giustificazioni dell’arrestato. Lo stesso è stato accompagnato presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari in attesa di essere giudicato. Gli intensi controlli messi in atto dai militari dell’Arma hanno permesso altresì di denunciare 3 persone: un marocchino, titolare di una macelleria in via Bovio dove gli operatori del NAS, durante accurate verifiche, si sono imbattuti in una scena da film “horror”, ovvero 42 kg di datteri dolci invasi dalle formiche, motivo per il quale è scattata la segnalazione all’autorità giudiziaria ed il sequestro dell’attività commerciale, tutto “condito” con una multa di 3.000,00 euro. Diverso discorso per due cittadini algerini, finiti sotto la lente di ingrandimento dei Carabinieri perché, in piazza Sant’Agostino, armeggiavano nei pressi di un’automobile con numerose paia di scarpe in mano. Sottoposti a controllo i militari hanno rinvenuto, nel bagagliaio dell’auto, ben 42 paia di scarpe “griffate” contraffate. Per i due malviventi, oltre al sequestro delle calzature, è arrivata la denuncia per i reati di falso e ricettazione. Nel complesso, durante l’inteso servizio, sono state identificate 55 persone, di cui 15 stranieri, controllate 43 autovetture ed elevate 3 sanzioni amministrative per violazioni delle norme sull’igiene nei locali pubblici per la conservazioni di cibi o bevande.





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