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Molfetta (Ba). Incidente ferroviario in Puglia: le testimonianze dei soccorritori del SERMOLFETTA

Il soccorso del Ser Molfetta. (foto com.) ndr.

di Redazione

MOLFETTA (BA), 14 LUG. (C. St.) - Alle 11:45 la chiamata della Centrale Operativa di Bari in Associazione, chiedeva l’intervento di ambulanze attrezzate. I Volontari del SERMOLFETTA si sono organizzati in brevissimo tempo ed una prima ambulanza è partita in pochissimi minuti. “Alle 11:45 abbiamo ricevuto la chiamata dalla centrale operativa di Bari, parlavano di incidente ferroviario e di diversi feriti. Eravamo in Associazione. Abbiamo lasciato tutto e ci siamo fiondati in ambulanza. Facevamo parte della prima squadra – continua Luciano, soccorritore volontario del Sermolfetta – eravamo 3 soccorritori a bordo di un’ambulanza di rianimazione. Siamo arrivati sul posto in 20 minuti, c’era l’inferno. Era difficile guardarsi intorno, davvero difficile: lamiere dappertutto, grida, lamenti, sangue, vestiti. In quei momenti vorresti essere un supereroe e salvare tutti, vorresti avere mani per tutti. Il coordinamento ci ha affidato il soccorso di una giovane ragazza in gravissime condizioni: abbiamo immobilizzato il paziente e siamo corsi al Pronto Soccorso di Bisceglie, cercando di fare il nostro meglio, sperando di aver aiutato almeno lei”. Dopo poco dalla partenza della prima squadra, il Sermolfetta organizza un’altra squadra, altri 3 soccorritori a bordo di un’ambulanza di rianimazione. “Siamo stati allertati dall’Associazione. Abbiamo interrotto tutte le nostre attività e ci siamo organizzati per partire – racconta Giovanni soccorritore volontario del Sermolfetta. Quando siamo arrivati i feriti più gravi erano stati già soccorsi dai nostri colleghi intervenuti da tutta la Provincia. Abbiamo prestato assistenza ai soccorritori, ai Vigili del Fuoco che lavoravano sotto le lamiere e sotto il sole battente già da diverse ore: erano molto stanchi ma avevano negli occhi la determinazione di chi non si fermerebbe mai. La situazione è diventata surreale quando il coordinamento ha imposto a tutti 5 minuti di silenzio assoluto, dovevamo capire se ci fossero altri superstiti, dovevamo cercare di sentire ogni respiro. Decine e decine di persone si sono ammutolite e ci siamo ritrovati in silenzio, in piena campagna, sotto il sole cocente a sentire il frinio delle cicale.” “Ringrazio tutti i volontari intervenuti – dichiara Salvatore del Vecchio, Presidente dell’Associazione – in pochi istanti siamo riusciti a partire con 2 mezzi e 6 soccorritori. Altre squadre erano pronte a partire, erano disponibili anche medici ed infermieri. Ringrazio, a nome dell’Associazione, tutti coloro che si sono resi disponibili. In queste situazioni riusciamo ad essere sempre uniti e pronti.





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