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Nizza, identificate cinque vittime italiane

Italiani morti a Nizza. (foto) ndr.

di Redazione

ROMA, 19 LUG. (AGI) - E' salito a 5 il numero degli italiani morti nella strage di Nizza. La Farnesina ha riferito che nel corso della notte le autorita' francesi hanno formalizzato l'avvenuto riconoscimento di ulteriori quattro connazionali: Carla Gaveglio, Maria Grazia Ascolti, Gianna Muset e Angelo D'Agostino. Ieri era stato identificato Mario Casati, novantenne residente a Milano ma originario della Brianza. Con Casati si trovava a Nizza Maria Grazia Ascoli, 79 anni, anche lei tra le vittime. Le famiglie sono state informate e stanno ricevendo tutta la necessaria assistenza da parte del personale del consolato italiano e dell'Unita' di Crisi. Il Ministro Gentiloni e la Farnesina esprimono "vicinanza e solidarieta' ai famigliari e agli amici delle vittime del barbaro attentato". Carla Gaveglio, 47 anni, era di Piasco, provincia di Cuneo. Il marito Pietro Massardi, 55 anni, si e' salvato, cosi' come la figlia Matilde, 14 anni. Maria Grazia Ascoli, 79enne di Milano, era scomparsa insieme a Mario Casati (90enne identificato ieri) e alla coppia di Voghera (Pavia), Angelo D'Agostino, 71 anni e Gianna Muset, 69. Intanto ieri a Bari è stata aperta un'indagine a Bari su alcuni esponenti di origine tunisina che vivono nel territorio barese, uno dei quali sarebbe stato in contatto con uno dei 7 indagati in Francia, vicini all' attentatore di Nizza Mohamed Lahouaieij Bouhlel. Se ne sta occupando la Digos della questura di Bari su impulso del Ministero degli Interni che avrebbe ricevuto una informativa in tal senso dagli investigatori francesi che stanno cercando di ricostruire tutti i contatti dell'uomo che ha compiuto la strage nella cittadina francese e degli altri sette indagati in Francia. In Procura il fascicolo e' sul tavolo del procuratore aggiunto Roberto Rossi, gia' magistrato antimafia che sta coordinando tutti gli altri numerosi filoni di indagine su passaggi sospetti dal Porto di Bari che con le sue linee di collegamento con Montenegro, Albania e Grecia, con l'intenso traffico passeggeri e merci provenienti dal Levante, si presta ad essere porto di transito per cellule dell'estremismo islamico. Da tempo l'attenzione degli inquirenti e degli apparati di sicurezza e' ai livelli piu' elevati, come peraltro testimoniato dalle diverse visite del Ministro degli interni Angelino Alfano, nelle passate settimane.





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