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42° Festival della Valle d’Itria. Requiem in re min K626 di Mozart in memoria delle vittime della tragedia ferroviaria pugliese

Una immagine del concerto. (foto D. L.) ndr.

di Daniele Lo Cascio 

TARANTO, 4 AGO. - Il commissario straordinario al Comune di Martina Franca, Giuseppe Castaldo, il presidente del Festival, Franco Punzi, di concerto con il direttore artistico Alberto Triola, hanno voluto dedicare ieri sera un momento di raccoglimento in memoria delle 23 vittime della tragedia ferroviaria che lo scorso 12 luglio macchiò di sangue la nostra regione. Nella gremita Basilica di San Martino ieri sera, al fianco del commissario straordinario Castaldo sedeva il padre di una delle vittime della sciagura oltre alle numerosissime autorità civili, militari e religiose convenute. Dopo 23 rintocchi di campana si è avviata l’esecuzione del Requiem in re min. K626 di Wolfgang Amadeus Mozart una delle pagine più intense di musica sacra mai scritte. Fabio Luisi ha diretto l’orchestra Internazionale d’Italia accompagnata dal coro della Filarmonica di Stato “Transilvania” di Cluj – Napoca, diretto da Cornel Goza. Solisti quattro giovani cantanti dell’accademia del Belcanto Celetti, il soprano Shaked Bar, il mezzosoprano Benedetta Mazzucato, il tenore Vicent Romero e il basso Daniele Antonangeli. Ultima composizione del compositore viennese, la partitura rimase incompiuta per la morte dell'autore, avvenuta il 5 dicembre 1791. Con questa musica che è preghiera il Festival, il suo pubblico e tutte le maestranze, per una volta senza applausi, hanno voluto testimoniare la loro vicinanza alle famiglie delle vittime di questa immane tragedia.





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