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Calcio. Foggia botto di Ferragosto, esonerato De Zerbi

Giovanni Stroppa (foto) ndr.
di Mario Schena

FOGGIA, 14 AGO. - E’ proprio vero. Il destino del Foggia è stato e forse sarà sempre caratterizzato da alti e bassi costellato da colpi di scena. L’ultimo, inaspettato ed ancora avvolto dai fumi del mistero è l’esonero di mister Roberto De Zerbi. E’ arrivato come un fulmine a ciel sereno. Niente faceva presagire quello che è accaduto. Mister De Zerbi, dopo Zdenek Zeman, senza ombra di dubbio l’allenatore più amato dalla tifoseria foggiana, capace di aver ricreato un clima di eccezionale entusiasmo ed aver sfiorato la promozione in B, aveva diretto venerdì pomeriggio l’ultimo allenamento dei suoi ragazzi e stava programmando il ritiro di Norcia che avrebbe avuto luogo dal sedici di agosto. Sabato mattina invece le poche scarne righe della società liquidavano il tecnico rossonero dando la stura ad un tourbillon di emozioni farcite di rabbia, delusione e tristezza che hanno scioccato e disorientato l’intero popolo rossonero. Questo il testo: “Foggia Calcio comunica di aver esonerato dall´incarico di allenatore il tecnico Roberto De Zerbi. Al tecnico bresciano, da parte del Foggia Calcio, vanno i ringraziamenti per l´attività svolta e gli auguri di migliori fortune.” Tutto in poche parole, ma che hanno scatenato una marea di interrogativi. Ed ora cosa accadrà? Ci si è chiesto. Perché è successo? Ma soprattutto che ripercussioni avrà sulla squadra? E chi lo sostituirà? A quest’ultima domanda il Foggia dava risposta con un altro comunicato che riportiamo: “Foggia Calcio comunica di aver affidato l’incarico di responsabile tecnico della prima squadra al Signor Giovanni Stroppa. Per il tecnico di Mulazzano è il terzo ritorno a Foggia visto che Stroppa ha indossato la maglia rossonera come calciatore già due volte. Nella stagione di Serie A 1993/1994, anno in cui il Foggia sfiorò la qualificazione in Coppa UEFA, disputando 30 gare e mettendo a segno 8 gol. Nella stagione 2004/2005, serie C, disputando 9 gare con un gol.11 anni dopo quella stagione arriva la chiamata come tecnico. La seconda vita di Giovanni Stroppa, quella da Mister, comincia nelle giovanili del Milan con cui vince una Coppa Italia Primavera. Quindi una stagione al Sudtirol, in Lega Pro, prima della chiamata del Pescara in Serie A. L’anno successivo allena lo Spezia in Serie B, quindi di nuovo il Sudtirol in Lega Pro. Con l’avvento di Stroppa a cui vanno i migliori auguri di una grande stagione, il Foggia mantiene inalterati tutti gli importanti obiettivi prefissati all’inizio della stagione in corso. Tutte le energie, tecniche ed economiche, continueranno senza risparmio alcuno ad essere messe in campo per raggiungere il traguardo che tutti, società, staff tecnico, calciatori, tifosi e tutta la città intera, sognano.”  Per fare chiarezza sulla miriade di interrogativi e soprattutto per raffreddare gli animi di molti abbonati pronti a chiedere indietro i soldi dell’abbonamento e soprattutto per evitare incomprensioni De Zerbi ha rilasciato sul suo sito una dichiarazione ufficiale: "Con la morte nel cuore stamattina sono stato esonerato. Da un po´ di tempo i miei rapporti con il Ds Di Bari si erano incrinati. Lui, a giugno, per convincermi a rimanere mi ha fatto una serie di promesse mai mantenute. La figura di Colucci, fortemente voluta da me, non ha portato nessuna miglioria. Io sono consapevole di avere un carattere spigoloso, so di non avere a volte i modi eleganti ma io vivo per il mio lavoro. Da due anni ad oggi avevo messo il Foggia davanti a tutto e tutti, famiglia e carriera comprese. Il mio difetto è essere esigente con me stesso con i calciatori e con tutti coloro che lavorano con me, dai magazzinieri al giardiniere. Anche con i Direttori Sportivi ho ragionato così. Io se prendo un impegno mi assumo responsabilità e ci metto la faccia. Quest´anno era per me un anno dove non si poteva sbagliare niente. Il mancato rinnovo di Gigliotti, il non aver ancora sostituito Iemmello e Di Chiara da tempo partenti, alcune trattative saltate per ragioni futili o la mancanza di attenzione per il campo di Amendola abbandonato dall´11 giugno e che non sarà pronto prima di novembre sono alcune tra le cause della mia insofferenza. Sul mercato ho chiesto alla società di allestire una squadra importante. Mi sono opposto ad esborsi economici fuori da ogni logica ma ho sempre ricordato che quest´anno Foggia voleva vincere e l´aver dichiarato che si puntava al 1º posto comportava oneri da mantenere nei confronti della gente. Nonostante sentissi tutto questo come un problema grave non mi sarei mai permesso di chiedere "O io o Di Bari" perché ricordo bene essere stato colui che mi ha dato l´opportunità di iniziare ad allenare e nemmeno ho mai fissato un out-out per forzare acquisti di calciatori. Ho denunciato questo mio pensiero al fine di dare una sterzata netta con quello che si stava facendo. Per il bene di tutti. Scrivo queste righe perché non voglio che venga buttato fango sulla mia persona. Io ho rinunciato a categorie superiori perché mi sento questa squadra una questione di pelle e non sono pentito. Sento di essere a posto con la mia coscienza. Sono un passionale istintivo quindi facilmente predisposto a sbagliare e nei modi e nei tempi. Ma sono vero, leale, sincero e coerente. Con tutti. Dal più forte al più debole. Ringrazio i fratelli Sannella per quello che mi hanno dato in questi mesi. Mi dispiace non essere riuscito a farmi conoscere bene. Forse avrei dovuto coltivare di più il rapporto con loro e magari avrebbero apprezzato la mia professionalità e il mio lato umano. Sono convinto di aver fatto tutto nel loro interesse talvolta dimenticando i miei di interessi. Ringrazio i miei giocatori che porterò sempre nel cuore. Mi dispiace lasciare una cosa da me costruita. Giorno dopo giorno. Ringrazio la gente dello Zaccheria. Il mio stadio. L´orgoglio più grande per me è aver contribuito a riempirlo nuovamente e di aver fatto appassionare tante persone alla squadra. Non penso di essere l´allenatore più bravo che è passato da qua ma forse uno dei più attaccati. Io per Foggia c´ero ci sono e ci sarò sempre. Forza Foggia Mister De Zerbi". Ora tutto ciò porterà a delle spaccature. Si creeranno le fazioni pro de Zerbi e contro De Zerbi. Tutto quanto accaduto però non dovrà rovinare quanto di buono è stato fatto finora da lui e dalla Società. Gli interessi della squadra vanno al di sopra di quelli personali. Gli uomini passano il Foggia resta.





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