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Nuoto. Pellegrini in finale "sono molto contenta"

Pellegrini in finale a RIo. (foto Agi) ndr.

di Redazione

RIO DE ANEIRO (BRA), 9 AGO. (AGI) - Federica Pellegrini conquista un posto per la finale olimpica dei 200 sl. Allo Estadio Acquatico di Rio de Janeiro, in una semifinale che l'ha vista nuotare fianco a fianco con Katie Ledecky (secondo tempo), l'azzurra chiude terza in 1'55"42, terzo tempo assoluto. Finale in programma martedi' 9 agosto alle 22.19 ora locale, le 3.19 italiane. E' soddisfatta, Federica Pellegrini, per il terzo posto in batteria alle spalle delle due favorite per la finale di domani dei 200 stile libero, la svedese Sjostrom e la statunitense Ledecky. "Mi sono sentita molto bene in acqua - spiega l'olimpionica veneta a Raisport - Per la finale però preferisco non dire niente per scaramanzia, loro sono davanti ma sara' una finale agguerrita. Non so se hanno forzato o no, sono pero' contenta di essere in terza corsia e di come ho nuotato". La 'Divina' e' dunque pronta a dare battaglia al grande appuntamento olimpico: "E' un po' quello che cerca di fare qualsiasi atleta, lavorare quattro anni per fare cio' che sei programmato a fare. Speravo di riuscire ad arrivare in forma per queste gare, domani potro' dire veramente come sto". Quelle due sembrano davvero irrangiungibili ma fare un pensierino al podio e' un dovere. Federica scende in vasca nella seconda semifinale, in terza corsia, affiancata proprio dall'americana con la svedese subito a lato. In testa ai 50 metri, la Pellegrini e' brava poi a non perdere contatto con la 22enne di Haninge che chiude davanti alla piu' giovane rivale. "Sono contenta, volevo arrivare terza nella mia batteria che sapevo essere la piu' veloce - racconta la 28enne veneta - Pensavo che la Ledecky e la Sjostrom partissero piu' forte e che le avrei viste soltanto all'arrivo, sono rimasta un po' sorpresa, ma penso che lo faranno in finale: il primo posto se lo giocheranno loro due". Primatista mondiale dei 200 sl, Federica sembra rassegnata a un ruolo da comprimaria ma, almeno in apparenza, mostra una serenità rara. "Sara' una delle finali piu' veloci nella storia dei 200 sl e sono contenta di esserci anch'io. Il podio? Non lo diro' mai per quanto sono scaramantica, di sicuro sara' una gara molto veloce anche dietro e cerchero' di lottare fino alla fine, poi quello che succede, succede". Comprimaria si', arrendevole mai, la Pellegrini e' pronta a dare battaglia, "e' un po' quello che cerca di fare qualsiasi atleta, lavorare quattro anni per fare cio' che sei programmato a fare. Speravo di riuscire ad arrivare in forma per queste gare e dopo la finale potro' dire veramente come sto. Vado a dormire con buone sensazioni e spero di dare il massimo". E allora, se i primi due posti sembrano gia' prenotati, e' dall'altra semifinale che possono arrivare le principali insidie. La cinese Shen Duo si e' imposta con un crono piu' alto (1'56"03, quarto assoluto) ma in finale potrebbe dire la sua cosi' come l'australiana McKeon, reduce dall'oro con la staffetta australiana, e la francese Bonnet. Ma la Divina e' abituata a stupire e ci provera' anche in questa occasione. La serata dell'Estadio Acquatico, semifinali dei 200 sl a parte, ha visto l'assegnazione di 4 medaglie, ma stavolta senza record mondiali. Sun Yang, dopo l'argento nei 400, si prende l'oro nei 200 davanti a un coraggioso Chad Le Clos, partito a razzo e poi calato alla distanza, e all'americano Dwyer, mentre delude Hagino.Katinka Hosszu conferma invece il suo stato di grazia e dopo i 400 misti mette in tasca il secondo titolo olimpico in terra brasiliana staccando tutti nei 100 dorso. Appassionante la corsa alle altre medaglie, con Kathleen Baker, Kylie Masse e Fu Yanhui raccolte in un centesimo: argento per l'americana, bronzo ex aequo per le altre due. Gli unici record della serata, ma olimpici, arrivano dai 100 dorso maschili e dai 100 rana femminili, con doppia festa a stelle e strisce. Ryan Murphy (51"97) la spunta sul cinese Xu Jiayu e sul connazionale David Plummer, Lily King (1'04"93) precede Yulia Efimova e Katie Meili. Bordate di fischi per la russa, bronzo nel 2012 e fino a pochi giorni fa esclusa dalle Olimpiadi per colpa di una vecchia squalifica per doping. Il Cio, dopo il rapporto McLaren, ci e' andato giu' pesante ma la 24enne di Grozny non ha mollato, ha fatto ricorso al Tas e ha ottenuto quello che voleva. Dei fischi se ne fara' di sicuro una ragione. LE ALTRE GARE BOXE - Nonostante l'approdo agli ottavi di finale nella categoria 69 chilogrammi, Vincenzo Mangiacapre è costretto a lasciare anzitempo i Giochi Olimpici di Rio de Janeiro. Il pugile campano, nel match vinto 2-1 contro il messicano Juan Pablo Romero, ha rimediato una frattura allo zigomo e è costretto a lasciare il Brasile per fare rientro in Italia. BEACH VOLLEY - Gli azzurri del beach volley approdano negli ottavi di finale. Sulla spiaggia di Copacabana, Ranghieri-Carambula hanno sconfitto per 2-1 (21-18, 14-21, 15-11) i canadesi Binstock-Schachter. BASKET - Il Venezuela tiene testa per un quarto (18-18), poi gli Usa ingranano la quinta e gia' all'intervallo (48-26) la partita e' finita. Altra prova di forza del Dream Team, che dopo l'esordio travolgente contro la Cina spazza via i sudamericani per 113-69. Il migliore e' Paul George con 20 punti, 17 ne mette Butler e 16 Durant, con Jordan che sfiora la doppia doppia (14 punti e 9 rimbalzi). Nelle fila del Venezuela si salvano Cox (19 punti) ed Echenique (18 punti). NUOTO - Sun Yang e' il nuovo campione olimpico dei 200 stile libero. Ai Giochi di Rio de Janeiro, il cinese si aggiudica l'oro in 1'44"65. Argento al sudafricano Chad Le Clos (1'45"20), bronzo all'americano Conor Dwyer (1'45"23). TENNIS - Andreas Seppi e Fabio Fognini staccano il biglietto per i quarti di finale del torneo olimpico di doppio a Rio de Janeiro. Il duo azzurro supera in rimonta i brasiliani Thomaz Bellucci e Andre Sa per 5-7 7-5 6-3 in due ore e 15 minuti di gioco. Prossimo ostacoli i canadesi Daniel Nestor e Vasek Pospisil, settimi favoriti del seeding.(AGI) RUGBY - Oro storico per l'Australia nella prima finale olimpica di Rugby Seven femminile. Le 'Wallabies' hanno superato la nuova Zelanda per 24-15, coronando cosi' una stagione perfetta che le aveva viste dominare anche nelle World Series. Le All Blacks aprono il match in vantaggio con la meta di Kayla McAlister, ma poi l'Australia prende il largo con 4 marcature di fila, con due trasformazioni. Nel finale spazio per due mete di consolazione delle neozelandesi e ad una trasformazione. La medaglia di bronzo va al Canada, che nella finale per il terzo posto supera la Gran Bretagna per 33-10.





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