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Olimpiadi, su il sipario: stasera la cerimonia d'apertura

La fiaccola olimpica. (foto Agi) ndr.

di Redazione

RIO DE JANEIRO (BRA), 5 AGO. (AGI) - Il conto alla rovescia e' terminato. Stasera a Rio de Janeiro, con la cerimonia d'apertura allo stadio Maracana', si aprira' la XXXI edizione dei Giochi Olimpici estivi. La prima volta in Sudamerica, dove i problemi sono ancora molti. Dalla sicurezza al traffico, la citta' brasiliana non sembra pronta per ospitare l'Olimpiade: questa mattina l'hanno capito anche i giocatori della nazionale cinese di basket, finiti nel mezzo di una sparatoria mentre attraversavano la citta' in bus. Eppure di polizia ce n'e' tanta, anzi tantissima. E vicino alla polizia, sempre, ci sono i militari, con i mitra rigorosamente in mano. Sulle strade principali, c'e' un posto di blocco ogni due chilometri circa. Nel Parco olimpico, poi, la presenza delle forze dell'ordine e' ancor piu' folta. E nulla e' ancora cominciato, quindi e' presumibile un ancor maggior dispiegamento di polizia, soprattutto su Avenida Embaixador Abelardo Bueno, la via principale dove sono posizionati, uno dietro l'altro, un buon numero di impianti olimpici. Ma la sicurezza non e' l'unico problema dei Giochi di Rio. Per accorgersi del ritardo nei lavori e della organizzazione non perfetta della citta' brasiliana basta un giro in macchina. Risolto il problema del Villaggio olimpico anche con l'aiuto esterno (il Coni ha completato da solo, la scorsa settimana, la palazzina riservata agli atleti italiani), non altrettanto puo' dirsi, per esempio, per le infrastrutture. Persino a Barra, nel Parco olimpico, lo spettacolo visivo non e' dei migliori: strutture provvisorie, ponti costruiti all'ultimo momento, hotel e villaggi non completati. Funzionano a stento anche i trasporti, con tempi infiniti dovuti al traffico: in alcuni punti persino per le ambulanze e per le macchine della polizia e' difficile passare. E poi, tornando allo sport, c'e' il problema del doping russo, tuttora in mano al Tribunale arbitrale dello sport, che deve ancora esaminare diversi ricorsi degli atleti esclusi dalle singole federazioni internazionali dopo il duro report dell'Agenzia mondiale antidoping. Eppure, dopo i primi match dei tornei di calcio, il tempo dell'attesa e' finito. Domani sera si parte, con una cerimonia firmata dall'italiano Marco Balich naturalmente a ritmo di samba. Dalla classica rappresentazione storica del paese ospitante alla passerella della bellissima Gisele Bundchen fino al re Pele', annunciato ultimo tedoforo se la condizione fisica glielo permettera' (in caso contrario, al suo posto ci sara' l'ex tennista Gustavo Kuerten). E ci sara' Michel Temer, presidente "ad interim" di un Brasile scosso da una pesante crisi finanziaria, domani presente al Maracana' solo per pronunciare la frase: "Dichiaro aperti i Giochi". Perche' l'Olimpiade deve partire, anche se Rio non e' pronta.





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