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Roma. Scontro per i voti sul no ai Giochi

Il SIndaco di Roma V. Raggi. (foto Agi) ndr.

di Redazione

ROMA, 29 SETT. (AGI) - L'Assemblea Capitolina si esprime sulla mozione di ritiro della candidatura di Roma ai giochi del 2024 dopo che il sindaco, Virginia Raggi, ha comunicato la rinuncia nei giorni scorsi. E sono scintille in aula e fuori. La miccia è stata accesa dalla decisione comunicata dal presidente Marcello De Vito di non accettare interventi esterni, in primis quello di Diana Bianchedi, del comitato promotore per Roma 2024 che ha allora improvvisato una conferenza con i cronisti in sala stampa. L'atleta ha ribadito che "non è corretto imputare un miliardo di debiti ai giochi del 1960" e che "i consiglieri avrebbero dovuto leggere il dossier. Io - spiega - oggi mi sarei rivolta ai consiglieri, perchè la sindaca ha espresso gia' la sua opinione. Gli si chiede di mettere la firma su un progetto che non conoscono". E il consigliere Giachetti, ha sottolineato che "i rappresentanti del Coni vengono umiliati per la seconda volta", alludendo al mancato incontro prima della conferenza con cui Raggi ha annunciato il "no" ufficiale alla candidatura di Roma. La seduta è stata interrotta a causa di un blitz dei consiglieri di Fdi che hanno esibito cartelli con su scritto: "prima grillini, adesso coniglietti", agitando carote. Mentre Stefano Fassina, ha ribadito che "i giochi non sono una priorita' ma era utile un referendum". L'Aula ha a lungo applaudito l'intervento del consigliere Sara Seccia di M5S in sostegno del no alla candidatura di Roma. Gli applausi sono giunti dai consiglieri pentastellati. E il consigliere grillino Angelo Sturni, ha ribadito che "il no, lo abbiamo detto in campagna elettorale, al Parlamento e confermato con una mozione che stiamo per approvare. Abbiamo solo subito attacchi strumentali". A margine dell'assemblea, M5s chiede un 'patto' per Roma e sollecita il sindaco Virginia Raggi a intervenire presso il governo affinchè non vadano persi 18 miliardi di euro gia' stanziati a favore della Capitale. La posizione è stata espressa dal capogruppo capitolino M5S, Paolo Ferrara. "C'è una mozione depositata che chiede un patto per Roma - ha affermato Ferrara - non dobbiamo strumentalizzare e non diciamo che i soldi non ci sono piu', perchè una parte importante di quei soldi sono ancora a disposizione e possono essere usati, se c'è buon senso, anche da parte del governo".





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