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Cronaca. Cerignola, arrestate dai Carabinieri 7 persone per furto, evasione, lesioni, tentata rapina.

Arresto (foto di repeertorio) ndr.

di Redazione

FOGGIA, 29 OTT. - (Comunicato St.) - Pubblichiamo una nota stampa del Comando Prov.le dei Carabinieri di Foggia in merito a degli arresti svolti nella giornata di ieri in alcuni centri della Capitanata.

Cerignola. Cinque arresti per furto, evasione resistenza e lesioni.
Nel corso dei consueti servizi di controllo del territorio, i militari della locale Stazione Carabinieri traevano in arresto C. V. cl. '68, pregiudicato ed attualmente sottoposto agli arresti domiciliari, e C. D. cl. '95, rispettivamente padre e figlio, per resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali. In particolare, durante una perquisizione nella loro abitazione, durante la quale veniva rinvenuto materiale per il confezionamento di stupefacenti, gli stessi aggredivano, colpendoli con calci e pugni, gli operanti che, non senza fatica, riuscivano comunque a bloccarli e immobilizzarli, traendoli quindi in arresto. Alla fine gli stessi venivano poi posti agli arresti domiciliari, come disposto dal P.M. di turno.

Sempre i militari della locale Stazione traevano in arresto R.M. cl. '67, incensurato, per furto aggravato. In particolare, dopo un controllo condotto unitamente ai tecnici dell’ENEL, veniva accertato che l’esercizio commerciale di cui il 49enne è gestore si approvvigionava illegalmente di energia elettrica. Anche in questo caso l’arrestato veniva sottoposto agli arresti domiciliari.

I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, invece, traevano in arresto P. L. cl. '92, pregiudicato e attualmente ai domiciliari per rapina, per il reato di evasione. Lo stesso, infatti, durante un controllo veniva sorpreso all’esterno della propria abitazione. Anch’egli veniva sottoposto nuovamente agli arresti domiciliari.

I militari del medesimo reparto, poi, traevano in arresto C. M. cl. '95, cerignolano con precedenti per droga, per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale. Lo stesso, infatti, durante una perquisizione domiciliare presso la propria abitazione, spintonava e minacciava di morte i militari operanti. L’arrestato veniva sottoposto agli arresti domiciliari.

San Ferdinando di Puglia. Un arresto per aggravamento della misura cautelare.
I militari della locale Stazione, in esecuzione di un’ordinanza di misura cautelare emessa dal GIP di Foggia, traevano in arresto D. A. cl. '87, pregiudicato locale. Lo stesso, già colpito dalla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare per aver usato violenza nei confronti dei propri genitori, veniva trovato, in numerose circostanza, proprio all’interno della medesima casa, che i genitori erano stati addirittura costretti ad abbandonare per evitare le violenze del figlio. Dopo essere stato rintracciato, il D. A. provava a fuggire, ma veniva prontamente bloccato dai militari operanti, che lo portavano alla casa circondariale di Foggia.

Margherita di Savoia. Un arresto per tentata rapina aggravata.
I militari della Stazione di Margherita Savoia, nel corso della notte, traevano in arresto A. M. cl. '77, pluripregiudicato locale. Lo stesso, infatti, incappucciato, ed armato di coltello, poco prima era entrato in un bar, cercando, dietro la minaccia con l’arma, di impossessarsi dell’incasso serale. Il rapinatore, però, non aveva fatto i conti con il barista che, affatto intimorito dalla lama rivoltagli contro, metteva in fuga il rapinatore. Durante la fuga, però, lo stesso incrociava i Carabinieri di Margherita di Savoia che, avendolo riconosciuto e immediatamente intuito che lo stesso potesse averne appena "combinata una delle sue", si recavano presso la sua abitazione, dove l’A. M., alla vista dei Carabinieri, si era barricato, intimando ai militari di allontanarsi, in quanto mai li avrebbe fatti entrare. Dopo aver effettivamente verificato il motivo per il quale l’A. M. era stato visto fuggire, i Carabinieri tornavano a casa sua e, dopo una lunga opera di convincimento, si facevano aprire la porta e lo dichiaravano in stato di arresto per tentata rapina aggravata. Per l’A. M. si aprivano le porte del carcere di Foggia, dove veniva condotto dai militari operanti su disposizione del P.M. di turno.





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