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Cronaca. Preparavano e confezionavano marijuana. I Carabinieri a San Nicandro Garganico sgominano la banda [VIDEO]

La marijuana nel casolare (foto Cc) ndr.

di Nico Baratta

SAN NICANDRO GARGANICO (FG), 29 OTT. - Ci son voluti giorni di indagini, di pedinamenti, di osservazione dei Carabinieri dell’intera area sottoposta a controllo, per sgominare una banda locale e precisamente di San Nicandro Garganico dedita alla preparazione, confezionamento e poi spaccio di marijuana.
Nella giornata del 25 ottobre 2016, i Carabinieri della Compagnia di San Severo, coadiuvati da quelli della Compagnia di Intervento Operativo dell'11° Battaglione Carabinieri Puglia di Bari dislocati nella città garganica, hanno portato a termine l’importante operazione di contrasto al fenomeno di traffico di droga.  
La centrale della banda era dislocata in un agro a pochi chilometri fuori il centro garganico, in una zona impervia, difficile da raggiungere, in un casolare in disuso da molti anni. L’indagine, partita da sospetti movimenti di alcuni cittadini stranieri che dimoravano nel territorio di Lesina che ogni giorno si riunivano al mattino per poi essere trasferiti con un furgone bianco nell’agro di San Nicandro G.co e far ritorno a sera inoltrata, ha insospettiti i militari dell’Arma  del luogo che hanno iniziato un’intensa attività di controlli e pedinamenti. Dopo aver raccolto tutti gli elementi necessari per incastrare e acciuffare la banda al completo, i Carabinieri hanno deciso di intervenire. Difatti la mattina del 25 ottobre i Carabinieri hanno dapprima circondato l’intera area perimetrale dell’agro in oggetto e poi hanno fatto irruzione all’interno del casolare, arrestando la banda. All’interno hanno c’erano i 7 stranieri,  di cui 6 di nazionalità Bulgara ed 1 di nazionalità Albanese, intenti alla preparazione e confezionamento della marijuana. Contestualmente e poi dopo l’accurata perquisizione hanno rinvenuto circa 600 arbusti di Cannabis Sativa, 20 kg circa di marijuana già essiccata e pronta per il confezionamento, un fucile da caccia risultato rubato. 
Dalle analisi di laboratorio effettuate, veniva stabilito che, secondo le tabelle ministeriali, dai circa 600 kg complessivi di droga sequestrata si sarebbero potute ricavare circa 430.000 dosi, che avrebbero potuto saturare il mercato di tutta la provincia.
Gli arrestati poi son stati tradotti presso il carcere di Foggia, dove risponderanno di concorso in produzione e detenzione di sostanza stupefacente, aggravata dall’ingente quantitativo, ricettazione e detenzione illecita di arma da fuoco.

Il video dell'irruzione nel casolare





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