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Sport. Calcio. Finisce in parità il derby tra Lecce e Foggia, risultato giusto

Chiricò del Foggia Calcio (foto) ndr.
di Mario Schena
LECCE, 31 OTT. - Lecce, stadio di via del mare ore 20:45 diretta nazionale su Rai Sport, in scena Lecce-Foggia big match dell’undicesima giornata. Di fronte le due capolista del girone C, anche se scalzate, si sperava, sia da una parte che dall’altra, momentaneamente dalla Juve Stabia e scavalcate anche dal Matera, entrambe vincenti. L’una di fronte all’altra le due squadre indicate da tutti come le papabili alla vittoria del Campionato. C’è una ferita aperta nel cuore giallorosso, la doppia sconfitta nella semifinale dei play-off della passata stagione che urla vendetta. Nel Foggia c’è la tranquillità che anche in caso di sconfitta nulla è compromesso proprio perché i salentini domenica scorsa si sono fatti battere dal Catania consentendo l’aggancio ai rossoneri. I precedenti al “via del Mare” sono a favore dei salentini con salentini con trenta vittorie dieci pareggi, ma anche ben diciannove sconfitte patite dai rossoneri. Nel Foggia inizia in panchina Sarno che, reduce dall’infiammazione muscolare che lo ha fermato per un mese e non è certamente al meglio della condizione. Stroppa schiera i suoi con il 4-3-3 con Sànchez, in sostituzione di Guarna che sconta l’ultimo turno di squalifica, tra i pali, Angelo e Rubin esterni di difesa, Martinelli ed Empereur coppia centrale, in mezzo al campo Vacca, con Agnelli e Gerbo, in attacco Chiricò a destra e Mazzeo a sinistra, Padovan punta centrale. Derby infuocato da ventimila spettatori, spettacolo, molte occasioni da una parte e dall’altra, ma è mancato il gol ed è finita zero a zero. La cronaca. Al secondo minuto ci prova subito Chiricò che in area tira, ma centrale, Bleve para. Il Foggia sembra padrone del campo e gela l’intero stadio al quinto minuto con una volée di Rubin che colpisce a volo su un cross di Agnelli, stampando la sfera sulla traversa con il portiere salentino praticamente immobile. Reagisce il lecce e va vicino alla marcatura con Caturano che non trova la deviazione vincente nell’area piccola. Bleve deve impegnarsi nell’alzare in angolo un tiro cross di vacca che dopo la deviazione del portiere scheggia la traversa. Sul calcio d’angolo un difensore giallorosso scheggia la sfera salvando un gol fatto visto che Mazzeo era solo davanti alla porta. Il Lecce reagisce, ma Torromino alza troppo la conclusione da ottima posizione. Al trentunesimo ci prova in acrobazia Caturano su cross di Vitofrancesco, ma la palla va sul fondo. Rubin per poco non fa un disastro sbagliando il retropassaggio che mette in condizione Caturano di calciare, Sanchez para. Al trentaseiesimo Gerbo prova il colpo chirurgico dalla distanza e sfiora l’incrocio. Due minuti dopo il portiere spagnolo del Foggia salva il risultato chiudendo in uscita su Caturano lanciato in area e il tempo si chiude ancora con un tentativo di Caturano che termina sul fondo. Formazioni immutate ad inizio di ripresa e dopo otto minuti di studio va Agnelli al tiro deviato sul fondo. Sugli sviluppi del tiro dalla bandierina, Padovan gira in porta, ma Bleve blocca. Risponde il Lecce con un rasoterra di Pacilli che Sanchez blocca. Al quarto d’ora padroni di casa vicinissimi al vantaggio con un colpo di testa ravvicinato di Caturano che sfiora il palo alla sinistra dell’estremo difensore rossonero. Il lecce cerca il gol e sfiora ancora il vantaggio al sedicesimo con Mancuso che tira da fuori area scheggiando il palo. Il Foggia si scuote e risponde con Chiricò che sfiora anche lui la marcatura con un tiro a giro che non passa distante dal palo alla sinistra di Bleve. Spazio anche per Sarno che a tre minuti dalla fine non trova la deviazione vincente su traversone di Sainz-Maza deviata da un difensore giallorosso. Tre i minuti di recupero, ma non ci sono altre emozioni. Finisce zero a zero e tutto sommato il pari è il risultato giusto visto l’equilibrio emerso in campo. Dietro la Juve Stabia prima a venticinque punti ora c’è un terzetto formato da Foggia, Lecce e Matera distanti un punto dalla capolista. Campionato bello ed apertissimo.





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