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Teatro. Al Duse 'LUMIE DI SICILIA' , l'amore tra sogno e realtà

Una immagine dello spettacolo. (foto M. C.) ndr.

di Maria Caravella

BARI, 17 OTT. - Sì è conclusa con successo al Teatro Duse di Bari l'adattamento del testo pirandelliano Lumìe di Sicilia realizzato dal poliedrico Gianni Ciardo, che anche questa volta è riuscito a conquistare il suo affezionatissimo pubblico e non solo. Lumie di Sicilia è una commedia di Luigi Pirandello, tratta dalla raccolta Maschere Nude: è stata redatta in un atto unico nel 1910, il protagonista è Micuccio Bonavino (al secolo Gianni Ciardo), suonatore di ottavino (nel nostro caso di sassofono) nella banda del paese. Il giovane ha fatto studiare al conservatorio di Napoli Teresina Marnis ( diventata nella performance di Ciardo Elisa), una ragazza orfana, che egli ama in segreto e spera un giorno di poter sposare. Nel frattempo Teresina (Elisa per Ciardo) diventa una celebre cantante e si fa chiamare Sina Marnis (nel nostro caso Liza parafrasando la celeberrima Minnelli). Micuccio una sera parte dal suo paese e arriva a casa di Elisa, rimanendo abbagliato dal lusso in cui vive ora la ragazza. Mucuccio viene accolto dai camerieri dela cantante, e quando questa arriva e si intrattiene nel salone con i ricchi ospiti, Micuccio si ferma a parlare con la zia di Teresina, la zia Marta(che nella nostra performance diventa la sorella di Elisa sempre di nome Marta), e dalle parole di questa capisce che ormai c'è un profondo abisso tra il proprio mondo semplice, buono e onesto, e quello dorato e corrotto in cui ormai vive la sua amata. La frattura sembra ormai irreparabile quando compare per un attimo Teresina (Elisa), che si dimostra nei suoi confronti fredda e distaccata. Micuccio allora va via amareggiato, ma prima di andarsene porta via i fragranti limoni di Sicilia (le lumie), che in realtà aveva portato in dono alla donna amata simbolo del loro passato, fatto di semplicità, bontà, onestà, pudore, di cui i limoni di Sicilia sono il simbolo. La commedia è tratta dall'omonima novella, e svolge il motivo pirandelliano del contrasto tra il mondo come noi lo immaginiamo e amiamo, e la realtà mutevole che delude le nostre speranze. Nella commedia infatti Micuccio vive costruendosi una sua realtà. Quello raccontato é un sogno d’amore coltivato per anni in contrapposizione ad un mondo conquistato con il successo e l’ambizione nemici del passato e della purezza del cuore e soprattutto dell'arte. Elisa e Minuccio sono visti come due creature del profondo sud. 'La vita li unisce e la stessa vita li divide' . Grande complice: la musica...... ma purtroppo Il mondo è nelle mani del successo... protagonista un talentuoso cast composto da Isabella Careccia, Gianni Ciardo, Ebe Guerra, Mauro Milano e Antonella Radicci, capace di rendere magica una serata a Teatro.





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