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Andria (Bat). Sorvegliato Speciale rivendica il diritto allo spaccio. Arrestato dai carabinieri [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO]

Controlli dei cc. ad Andria. (foto cc.) ndr.

di Redazione

ANDRIA (BT), 2 NOV. (Comunicato St.) - 63enne di Andria sorpreso dai Carabinieri a spacciare. Ritenendosi perseguitato, perché non lasciato libero di fare i suoi traffici, oppone resistenza durante l’arresto. Prosegue incessante l’attività dei Carabinieri di Andria volta a prevenire e reprimere lo spaccio di sostanze stupefacenti. Questa volta, alla Giustizia, è stato assicurato L.B., 63enne di Andria, Sorvegliato Speciale con Obbligo di Soggiorno, arrestato perché sorpreso con 5 dosi di hashish, per un peso complessivo di 10 grammi, detenute ai fini spaccio e per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. I militari della Compagnia di Andria, nella nottata scorsa, durante un servizio perlustrativo di controllo del territorio, avente tra le inderogabili finalità quella di contrastare il fenomeno citato, sorprendevano il 63enne aggirarsi con fare sospetto nelle vie del centro storico, eludendo gli obblighi impostigli dalla misura restrittiva. L’attività di spaccio del sorvegliato speciale era già nota ai militari operanti, in quanto sorpreso nel corso dell’anno nell’atto di compiere l’illecita attività, sempre nel centro storico della città federiciana, dove più volte sono stati trovati giovani e giovanissimi in possesso di droghe “leggere”, sovente del tipo hashish. Per questo motivo, alla vista dei militari, il 63enne ha tentato di dileguarsi repentinamente nel dedalo dei vicoli del centro storico, venendo tuttavia inseguito e bloccato, nonostante un ulteriore quanto inutile tentativo di fuga, che ha messo in atto cercando di divincolarsi con violenza dalla presa dei militari nei confronti dei quali ha indirizzato frasi minacciose ed oltraggiose, poiché ritenuti “colpevoli” di una ingiusta persecuzione nei suoi confronti. La perquisizione effettuata sulla sua persona ha consentito appunto di rinvenire le 5 dosi di hashish, che nascondeva nel pugno della mano, pronte allo spaccio. In considerazione delle circostanze di cui sopra, il 63enne è stato arrestato per spaccio, resistenza a p.u. e per violazioni delle prescrizioni imposte dalla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale, che gli impongono di vivere onestamente rispettando la Legge. L.B., è stato sottoposto agli arresti domiciliari, a disposizione della competente A.G.. 


L'ascia sequestrata. (foto cc.) ndr.
BARI: SI CONTENDONO IL POSTO DI “PARCHEGGIATORE ABUSIVO” A COLPI D’ASCIA. I CARABINIERI ARRESTANO UNA COPPIA DI NIGERIANI   

Momenti di terrore nel primo pomeriggio di ieri sul parcheggio dell’Ipercoop di Bari viale Pasteur. Una coppia di nigeriani irrompe, armata di un’ascia e aggredisce, con l’intento di ucciderlo, un “collega” parcheggiatore abusivo. Motivo? La contesa del “posto di lavoro”.  Arrestati dai carabinieri.   Un episodio di violenza inaudita tra extracomunitari che si contendono il ruolo di parcheggiatore abusivo in citta’. E’ accaduto nel primo pomeriggio di ieri sul piazzale dell’Ipercoop di viale Pasteur. A Eweka Kelvin e alla compagna Oseyi Patience, nigieriani, 33 enne lui e 29 enne lei, senza fissa dimora, non andava proprio giu’ che J.B.,  31 enne del Gambia, stesse li’, al posto loro, a fare il parcheggiatore abusivo. Cosi’ sono corsi contro di lui brandendo con violenza un’ascia allo scopo di fracassargli la testa. La vittima, pero’, e’ riuscita ad evitare i colpi e a disarmare il suo aggressore. Ne e’ nata una violenta colluttazione, dalla quale, uno degli aggressori nigeriani ha avuto la peggio, finendo in ospedale con 20 giorni di prognosi per le ferite riportate alla testa e la lussazione di una spalla. I carabinieri del nucleo radiomobile e della stazione di Bari Picone, immediatamente allertati dalla centrale operativa del comando provinciale, che aveva ricevuto una telefonata al 112, si sono precipitati a sirene spiegate sul posto ed hanno subito diviso i tre contendenti, sequestrando l’ascia e ricostruendo tutto l’accaduto. La coppia di nigeriani e’ stata cosi’ fermata con la grave accusa di tentato omicidio.  Per i due si sono spalancate le porte del carcere barese.





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