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Bari. Guardia di finanza: false esenzioni “ticket sanitari” [CRONACA DELLA GDF ALL'INTERNO]

False esenzioni di ticket sanitari a Bari. (foto Gdf) ndr.

di Redazione

BARI, 28 NOV. (Comunicato St.) - Le Fiamme Gialle, da sempre impegnate nella tutela delle entrate dello Stato, negli ultimi anni hanno potenziato le proprie risorse operative indirizzando i controlli anche nel settore delle “uscite” ovvero contrastando tutte quelle frodi in materia di “Spesa Pubblica” perpetrate ai danni dello Stato, delle Regioni e degli Enti Locali (Comuni, Università, A.S.L., ecc.). Nell’ottica di una giusta concessione delle agevolazioni, nei confronti di cittadini realmente appartenenti alle fasce più deboli, i Finanzieri del Gruppo di Barletta hanno portato a termine una mirata attività ispettiva nel settore della “Spesa Sanitaria”, in materia di esenzione ticket. Alcune condizioni personali e sociali, associate a determinate soglie reddituali, danno diritto all’esenzione dalla compartecipazione del costo (il c.d. ticket) sulle prestazioni sanitarie, in base a specifici codici (età, disoccupazione, titolarità di assegno sociale ovvero di pensione al minimo). Per tale beneficio la normativa prevede la presentazione presso gli uffici dell’A.S.L. di un’autocertificazione sottoscritta dall’assistito. L’attività ispettiva eseguita ha riguardato gli assistiti residenti nei comuni di Barletta e Canosa di Puglia, con riferimento agli anni 2012 e 2013. Incrociando le risultanze delle banche dati in uso al Corpo, con la documentazione acquisita presso l’ I.N.P.S., il Centro Impiego e l’A.S.L., sono emerse irregolarità nei confronti di 16 soggetti su 34 controllati. Gli assistiti, ottenuto il diritto all’esenzione totale mediante false attestazioni reddituali e/o personali, effettuavano gratuitamente tutte le prestazioni specialistiche prescritte con il ricettario sanitario, nonché quelle usufruite con accesso diretto presso il “Pronto Soccorso”; il tutto a discapito del bilancio regionale e dei “non esenti”, che compartecipano al costo di ogni singola prestazione (ticket). A conclusione dell’attività eseguita, ai “furbetti del Ticket” resisi responsabili della violazione di indebite percezioni di erogazioni a danno dello Stato, sono state contestate complessivamente 247 ricette mediche, indebitamente contraddistinte con i rispettivi codici di esenzione, avviando i recuperi per circa 8.500 euro. 

GUARDIA DI FINANZA ED ARPA PUGLIA: SOTTOSCRITTA LA PROROGA E IMPLEMENTAZIONE DELL’ATTO AGGIUNTIVO AL PROTOCOLLO D’INTESA OPERATIVO TRA LA GUARDIA DI FINANZA E L’ARPA PUGLIA PER IL MONITORAGGIO DELLE ACQUE MARINE

Presso la Sala Briefing della storica caserma “M.A.V.M. G.Macchi”, alla presenza del Vice Presidente della Regione Puglia, Dott. Antonio Nunziante, il Direttore Generale ARPA Puglia, Avv. Vito Bruno ed il Generale di Divisione Vito Augelli, Comandante Regionale Puglia, hanno formalmente sottoscritto la proroga e implementazione dell’atto aggiuntivo alla convenzione operativa avviata tra i due organismi nel 2008, in materia di “monitoraggio dei corpi idrici superficiali e delle acque di balneazione della regione Puglia”. Il territorio della Regione Puglia è caratterizzato da una estensione costiera prossima ai 1000 km (985 km per il recente Piano Regionale delle Coste approvato nel 2011, 1041 km secondo una più recente rivalutazione di ISTAT), con tale misura lineare che pone la nostra regione al terzo posto nazionale dopo la Sardegna e la Sicilia. La complessiva zona marino-costiera pugliese, così come le afferenti acque marine del largo, sono contraddistinte da aspetti assolutamente variegati, spesso di elevata valenza ambientale e di indiscutibile attrattiva per i flussi turistici. Cionondimeno, in alcuni casi ed in particolari aree sono anche importanti le pressioni di origine antropica, con i potenziali impatti sull’ambiente che da esse potrebbero derivare. Queste sono le motivazioni per le quali risulta necessario il costante monitoraggio del mare, in linea con quanto stabilito delle Direttive Comunitarie 60/2000 (Direttiva “Acque”) e 56/2008 (Direttiva “Strategia Marina”), ai fini della tutela e prevenzione di questo ambiente la cui gestione sostenibile è di fondamentale importanza soprattutto per lo sviluppo dei territori costieri. In questo contesto l’ARPA Puglia è il soggetto attuatore del Monitoraggio regionale dei Corpi Idrici Superficiali (di seguito C.I.S.), che per i C.I.S. marino-costieri consiste nel monitoraggio di n. 39 corpi idrici sull’intero territorio regionale (84 stazioni di campionamento su 42 transetti costa-largo entro il miglio nautico), del monitoraggio delle acque di balneazione (n. 676 distinti tratti costieri regionali destinati alla balneazione con altrettante stazioni di campionamento), e del monitoraggio relativo all’attuazione della Direttiva “Strategia Marina” (70 stazioni di campionamento sino alle 12 miglia nautiche dalla costa). La Guardia di Finanza, in virtù delle peculiari caratteristiche attribuite al Corpo quale organo di Polizia economico-finanziaria a competenza generale, e l’A.R.P.A. Puglia hanno stipulato, sin dal 2008, una specifica convenzione avente ad oggetto l’attivazione di uno “spazio comune” per il monitoraggio, la vigilanza ed il contrasto alle violazioni rilevate con riferimento alle immissioni inquinanti nei corpi idrici superficiali (mare territoriale ed acque interne) e nelle acque di balneazione della regione Puglia, finalizzata alla specifica attività di contrasto dei più gravi reati ambientali sotto il profilo economico-finanziario. L’atto aggiuntivo sottoscritto in data odierna tra ARPA Puglia e Comando Regionale Guardia di Finanza sancisce quindi il rafforzamento della collaborazione nelle attività di monitoraggio previste dalla citata Direttiva Strategia Marina, integrando la Convenzione già in essere per la realizzazione dei monitoraggi dei corpi idrici superficiali e delle acque di balneazione, nell’ottica di una virtuosa sinergia tra le due Istituzioni. Infatti, la collaborazione assicura ad ARPA Puglia un adeguato e professionale supporto nautico, nonché la tutela della sicurezza in mare e la certificazione delle attività svolte nei confronti della pubblica utenza, e allo stesso tempo consente alla Guardia di Finanza di poter ricevere segnalazioni qualificate nei casi di riscontrate anomalie ambientali.





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