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Bilancio: Italia e altri 5 a rischio non rispetto regole

La UE chiede il rispetto delle regole. (foto Agi) ndr.

di Redazione

BRUXELLES, 16 NOV. (AGI) - I documenti programmatici di bilancio 2017 dell'Italia e di altri 5 paesi dell'Eurozona sono "a rischio di non rispetto" degli obiettivi per il 2017 del Patto di stabilità e crescita. E' quanto ha stabilito la Commissione europea, indicando che i progetti di bilancio di Belgio, Italia, Cipro, Lituania, Slovenia e Finlandia "possono comportare una deviazione significativa rispetto al percorso di risanamento verso i rispettivi obiettivi di medio termine", che nel caso dell'Italia è il pareggio del bilancio strutturale. 

REVISIONE A INIZIO ANNO Nel 2017, l'Italia e altri 12 paesi saranno oggetto di una "revisione approfondita" da parte della Commissione europea in quanto "sono stati identificati squilibri nell'analisi". Si tratta, scrive la Commissione, "degli stessi 13 paesi che avevano squilibri nella passata edizione delle revisioni approfondite, ovvero Italia, Bulgaria, Croazia, Cipro, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Paesi Bassi, Portogallo, Slovenia, Spagna e Svezia". La revisione sara' presentata "all'inizio del 2017". 

JUNCKER, OGNI PAESE FACCIA LA SUA PARTE La Commissione europea raccomanda oggi "una politica di bilancio positiva per sostenere la ripresa e la politica monetaria della Banca centrale europea, che non deve essere lasciata sola nel gestire la situazione". Lo ha annunciato il presidente dell'esecutivo Jean-Claude Juncker presentando il pacchetto di provvedimenti approvato oggi per il semestre europeo 2017. "Ogni paese deve fare la sua parte: quelli che possono, devono investire di più, quelli che hanno meno margine di bilancio devono andare avanti con le riforme e il consolidamento dei conti in maniera favorevole alla crescita", ha sottolineato Juncker. Il documento sulla nuova politica di bilancio per sostenere il rilancio dell'economia è un passo verso la fine della politica Ue di austerità. 

MOSCOVICI, PER ITALIA PESANO SISMA E MIGRANTI "Per l'Italia un'ampia parte della deviazione è legata ai costi associati al terremoto, all'attività sismica del Paese, molto grave quest'anno, drammatica, e alla gestione dei flussi migratori. Ne terremo conto". Lo ha detto il commissario Ue agli Affari economici Pierre Moscovici. Con l'Italia "il dialogo va avanti" e la commissione Ue valuterà a dicembre se ci sono le condizioni per correggere le deviazioni ed evitare la procedura di infrazione, ha spiegato il commissario. "C'e' stato dialogo intenso con il governo italiano, da mesi. Ci sono stati 15, 16 incontri con Padoan. E' un dialogo intenso, costruttivo" ha detto Pierre Moscovici. "Non abbiamo respinto il bilancio italiano - aggiunge - ci sono delle deviazioni anche importanti, ma le spese considerate sono per il terremoto, una tragedia e per la gestione dei rifugiati, perché l'Italia ha sulle spalle una responsabilità collettiva". "Sono spese di lungo termine e questo spiega la nostra conclusione. Ora il dialogo andrà avanti. Eurogruppo ed Ecofin si baseranno su questi pareri il 5-6 dicembre, vedremo si ci saranno le condizioni per ridurre ulteriormente la deviazione e per evitare una nuova fase di procedura per l'Italia".





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