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Calcio. Il Foggia vince e torna primo in classifica

Una immagine del match. (foto M. S.) ndr.

di Mario Schena 

FOGGIA, 20 NOV. - Se si vuole andare in B non si possono e devono compiere passi falsi soprattutto in casa. Con il Catanzaro il Foggia non poteva perdere punti, dopo aver già pareggiato allo Zaccheria con Akragas e Catania. Il risultato di Castellammare di Stabia tra l’altro imponeva la vittoria per riconquistare la vetta della classifica seppure in condominio con Juve Stabia e Lecce. Il Foggia ha vinto e meritatamente, ha dominato, ma senza entusiasmare, in più di una occasione troppo arruffone e confusionario in fase d’attacco. 

Il Catanzaro è sceso in campo occupando l’ultimo posto del Girone. Peggior difesa con ventiquattro reti subite. Solo undici reti realizzate, fuori casa hanno quasi sempre perso pareggiando solo due volte. Sulla sua panchina si sono già alternati tre tecnici. Spader ha sostituito Erra rilevato da Somma, infine Nuzio Zavattieri ex tecnico della Juve Stabia. Catanzaro privo degli squalificati Pasqualoni, Prestia, Di Bari e Giuseppe Giovinco, fratello minore del più noto Sebastian. Nel Foggia assente Martinelli appiedato per due turni a causa dell’espulsione rimediata a Pagani, ma di nuovo in campo Coletti schierato dal primo minuto. Ha diretto il signor Vincenzo Valiante della sezione arbitrale di Salerno, assistito Pierluigi Della Vecchia e Lorenzo Abagnara di Nocera Inferiore. Copione a senso unico. Foggia costantemente nella metà campo dei calabresi decisi solo ad ergere barricate per resistere alle folate del Foggia. I rossoneri sono privi di una punta di riferimento e si affidano alle fantasiose giocate di Sarno e Chiricò e alle scorribande sulla fascia destra di Angelo. Al sesto Sainz Maza manda il suo rasoterra non lontano dal palo alla sinistra di Grandi. Cerca di emularlo Empereur, ma la sua conclusione è invece alta. Al quarto d’ora Foggia vicino al vantaggio al termine di un’azione iniziata da Chiricò seguita da Angelo che dal fondo fa partire un rasoterra che Gerbo e Sainz Maza non riescono a spingere in porta per un soffio. Dopo due minuti è Angelo a far partire una bordata da posizione decentrata che Grandi mette in angolo con una gran parata in volo. Al ventitreesimo Sarno manda fuori un calcio di punizione da fuori area e al ventiseiesimo Agazzi serve Chiricò in area che fa partire un diagonale che l’estremo difensore giallorosso para. Nel frattempo sullo Zaccheria cala un nebbione degno della Pianura Padana. Il Foggia sembra impastoiato nella retroguardia calabrese. E’ evanescente e non mostra schemi capaci di scardinare la retroguardia giallorossa. Addirittura, nel finale di tempo, il Catanzaro va due volte al tiro con Tavares, che prima manda alto sulla traversa e successivamente impegna Guarna in una parata non difficile con una conclusione centrale. 

Due minuti di recupero dove il Foggia batte un calcio di punizione con il solito Sarno che Grandi para in due tempi. Tutti a bere un tè caldo, tanto per abusare di una frase nota, con la speranza che il Foggia nella ripresa riesca a trovare la formula giusta per trovare il gol. Praticamente il secondo tempo, a causa della scarsissima visibilità, per buona parte è stato dalle tribune più intuito che visto, come il gol siglato da Sarno che al terzo minuto ha portato in vantaggio i rossoneri mettendo in rete da posizione ravvicinata un traversone dalla sinistra di Sainz Maza. Il vantaggio apre spazi ai padroni di casa che trovano autostrade nella retroguardia dei calabresi che hanno allungato la squadra, senza trovare però il gol per chiudere la gara. Si va avanti senza emozioni particolari. Alla mezzora il Catanzaro va al tiro in area con Esposito che mette sul fondo. Tre i minuti di recupero concessi durante i quali il Catanzaro ha cercato disperatamente il gol del pari denotando però una decisa sterilità offensiva. Il Foggia vince, ma è un brutto Foggia, decisamente al di sotto delle sue potenzialità. 

Di buono ci sono i tre punti ed il primo posto in classifica, ma Stroppa deve lavorare molto sul gruppo per dare alla squadra schemi che portino una maggiore incisività in attacco.





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