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Inchieste: "La Vera Storia" #4. Un comune condizionato dalla mafia avrebbe predisposto un diverso piano urbanistico

Monte Sant'Angelo (foto by Emozioni) ndr.
di Redazione

MONTE SANT'ANGELO (FG), 29 NOV. - Proseguiamo la nostra informazione per illustrare ai cittadini i fatti contestati e che hanno portato allo scioglimento del Consiglio Comunale di Monte Sant’Angelo.
Oggi è la volta di informare la gente sulla trasparenza del PUG (Piano Regolatore) voluto dal Sindaco di Iasio e dalla sua maggioranza: ai cittadini un giudizio su quanto di seguito riportato in maniera corretta e obiettiva.

Quando un Comune si appresta ad elaborare un nuovo Piano Urbanistico Generale, le organizzazioni mafiose colgono l’occasione per fare grandi affari. Costringono gli Amministratori pubblici a prevedere nuove zone di espansione urbana o impediscono l’adozione del nuovo strumento urbanistico per favorire l’abusivismo, determinando lo scempio del territorio.
Tutto ciò non è accaduto a Monte Sant’Angelo. Il nostro Comune è dotato del Piano Regolatore dal 1986; negli anni tutta l’attività edilizia è stata governata da quello strumento di programmazione.

L’Amministrazione di Iasio ha predisposto e approvato in Consiglio comunale il Documento Programmatico Preliminare (DDP) al nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG).
La sua principale finalità sta nella difesa dei beni della Città che sono “il suo paesaggio, i suoi monumenti geologici, naturalistici, forestali, architettonici e archeologici, la sua storia e la sua cultura, i luoghi della religione e della fede, le sue tradizioni, i suoi prodotti gastronomici e le sue capacità artigianali”.
La sua idea-guida è il recupero del territorio, la promozione di un “territorio di qualità su cui costruire strategie di sviluppo a partire da quella turistica, tenendo presente che oggi c’è una forte domanda di territorio da parte dei turisti; e questa è una domanda di paesaggio, di storia, di prodotti, di qualità piuttosto che di consumo veloce e distratto”.
E ancora, “…l’idea guida del Recupero implica un obiettivo prioritario che sottende a tutti gli altri. La tutela, la conservazione e il recupero del territorio sono finalizzati al mantenimento della risorsa suolo e al massimo contenimento di suoi ulteriori usi. Il Piano persegue, pertanto, l'obiettivo principale di consumo zero di suolo”.

Dunque, il nuovo Piano Urbanistico Generale di Monte Sant’Angelo non prevede nuove zone di espansione, ma il recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente.

Queste scelte della Coalizione amministrativa “Monte nel Cuore” dimostrano che non ci sono state pressioni o condizionamenti delle organizzazioni mafiose o criminali. E se qualcuno, contro l’irresistibile evidenza dei fatti, volesse ipotizzare che ci siano state, il Documento Programmatico Preliminare approvato è la prova che non hanno ottenuto alcun risultato.

Nei Comuni condizionati dalle organizzazioni mafiose spesso si rinvengono numerosissimi permessi di costruire illegittimi. Ci pare doveroso evidenziare che le relazioni del Prefetto e del Ministro non hanno accertato presso il nostro Comune l’esistenza di neanche un caso di illegittimità, eppure sono stati esaminati centinaia e centinaia di provvedimenti.

Anche nella lotta all'abusivismo edilizio le Amministrazioni comunali hanno tenuto un atteggiamento intransigente.
Infatti, nel 2013 il Comune di Monte Sant’Angelo ha negato la proroga del permesso di costruire, di fronte a gravissime inadempienze del concessionario, per la realizzazione del porto turistico da parte della Bolici Invest. La vicenda si è conclusa poche settimane fa con due sentenze, una del Tar Puglia e una del Consiglio di Stato, favorevoli al Comune.

Nel 2014 il Comune di Monte Sant’Angelo ha collaborato con le Forze dell’Ordine e con la Procura di Foggia nella vicenda delle ordinanze di demolizione di una serie di villette abusive al confine con il comune di Manfredonia, risalenti a qualche decina di anni fa.
Il 17 ottobre del 2014 la Giunta comunale ha approvato la Convenzione per la disciplina delle attività connesse agli abbattimenti di manufatti abusivi all’interno del Parco Nazionale del Gargano.
Nel corso del 2015 nella Frazione di Macchia è stato abbattuto un manufatto abusivo in conseguenza di sentenze penali passate in giudicato.
L’Amministrazione comunale ha deciso di affrontare il problema “antico” dei piccoli abusi edilizi nel Centro storico, approvando un nuovo Regolamento riguardante le norme di speciale tutela e le linee di indirizzo per l’esecuzione di interventi edilizi nel Centro storico e nella Buffer zone UNESCO e prevedendo nel Bilancio 2015 apposite risorse finanziarie per la redazione di un organico Piano di Recupero del Centro storico con il coinvolgimento dell’Università di Firenze.

In attesa che si concluda la vicenda giudiziaria del decreto di scioglimento del Consiglio comunale, ora spetta a ciascun cittadino farsi un’idea propria della condizione in cui versa il Comune di Monte Sant’Angelo.

(Fonte: Coalizione politica “Monte nel Cuore” – Monte Sant’Angelo)





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