Taranto. Leonardo da Vinci e l’Arsenale... dalla storia una visione futura
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T.V. Gaetano Appeso (foto Lo Cascio) |
di Daniele Lo Cascio
TARANTO. 23 NOV. - Si torna a parlare di nave Leonardo da Vinci ma anche
di Arsenale Militare a Taranto. È accaduto stamattina nell’interessante
convegno organizzato dall’Arsenale Militare marittimo di Taranto e dal Comitato
Qualità della Vita presso la sala “a tracciare” dello storico Arsenale. Nel
convegno che aveva per tema: “La Grande
Guerra e la società Tarantina: Leonardo
da Vinci e l’Arsenale...dalla storia una visione futura” oltre a far
apprezzare ai numerosissimi studenti intervenuti la valenza storica dell’Arsenale
di Taranto nell’ambito della storia navale italiana si sono anche delineate le
linee programmatiche per il suo futuro utilizzo nel contesto cittadino. In
apertura l’Ammiraglio Salvatore Imbriani
ha evidenziato come l’Arsenale Tarantino, in seguito agli ultimi decreti
del Governo sia al centro di un piano di sviluppo che lo vede assegnatario di
ben 26 milioni di euro per l’aspetto turistico culturale all’interno del piano
generale di recupero di Taranto. Il Tenente di Vascello ha invece esposto, con
una ben fatta relazione multimediale sul recupero della Leonardo da Vinci, come
le maestranze dell’epoca vantassero grandi professionalità seppur con l’impiego
dei limitati mezzi a disposizione in quel tempo. Le nuove azioni di recupero
delle strutture andrebbero a riqualificare l’Arsenale, inserendolo a tutti gli
effetti, quale polo museale della città di Taranto. Per la verità già da tempo
l’Arsenale ha aperto le sue porte al pubblico che già può visitare non solo la
Mostra Storica e l’ex “sala a
tracciare”, ossia la grande sala dove si tracciavano su lamiera le forme degli
scafi trasposte dai disegni di progettazione delle navi, ma anche parte
dell’Arsenale stesso in alcuni suoi reparti di lavorazione. Da quando fu
costruito l’Arsenale è un perenne cantiere, oggi molte officine, come quella
congegnatori sono state trasformate in polifunzionali, questo ha permesso
l’accantonamento di impianti obsoleti ma pregevoli da un punto di vista storico
e aecheologico. Tra le sue specialità le lavorazioni sulle unità navali
effettuate nei bacini di carebaggio, in muratura o galleggianti le lavorazioni
di carpenteria metallica, comunicazioni, artiglieria e l’intero comparto
sicurezza, salvagenti individuali e collettivi e tutto il controllo e rinnovo
dei materiali in scadenza di corredo alle scialuppe di salvataggio, quest’ultima
è una lavorazione che l’arsenale ha sempre effettuato in proprio e mai dato in
appalto. L’Arsenale Militare di Taranto costituisce un importantissimo nucleo
di archeologia industriale a cui gli studiosi potranno accedere. Al suo interno
infatti vi sono molti macchinari della fine dell’800 e gli inizi del 900 che
sono stati fortunatamente conservati e attualmente si trovano disseminati in
vari ambienti dello stesso Arsenale in attesa di essere concentrati in pochi e
comuni ambienti per una migliore fruizione del pubblico, non solo di turisti ma
sopratutto di studiosi e ricercatori. Tra i tanti i progetti, uno più ambizioso dell’altro,
ci sarebbe quello di aprire un officina della Congegnatori Bis , una delle più
vecchi officine dell’Arsenale, vicino al bacino Ferrati accessibile da Porta
Cugini, attraverso una scala mobile fino al livello del mare ove ospitare
mostre di scultura, rassegne fotografiche. Tante dunque le potenzialità
presenti e future dunque per una struttura che è unica in italia per quantità e
valenza storica dei reperti conservati. La Mostra storica Artigiana è
visitabile dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 12 previa prenotazione. (Redazione di Taranto)
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