Taranto. Comunità Ellenica Maria Callas (Ελληνική Κοινότητα Ταραντα)
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Il logo della comunità. (foto com.) ndr. |
di Daniele Lo Cascio
TARANTO, 21 DIC. - Una nuova realtà culturale esiste da oggi a Taranto,
si tratta della Comunità Ellenica di Taranto “MARIA CALLAS”, nata con il
Patrocinio del Consolato Onorario di Grecia di Brindisi e intitolata alla
“divina” cantante lirica greca senza eguali nel tempo. “La Comunità
Ellenica di Taranto si pone quale organo ufficiale istituzionale per i greci
della diaspora ed è regolarmente registrata presso le autorità italiane con
l’obiettivo della promozione della cultura, dell’arte e della musica greca”
ha detto la Presidente Maria Koutra nel primo evento culturale organizzato
dalla stessa comunità: un forum culturale dedicato a Dominikos Theotokopoukos
detto “EL GRECO” in commemorazione dei 400 anni dalla scomparsa (Candia 1541-Toledo
1614) in collaborazione con l’Università Telematica Pegaso di Taranto. “La Comunità è costituita da greci, italogreci,
amici e filelleni di Taranto e della sua provincia, è democratica, apartitica, aconfessionale, libera,
volontaria e senza fini di lucro” ha specificato il Vicepresidente
Georgopoulos Antonios nel presentare alla cittadinanza tarantina la Comunità che
con le sue iniziative cercherà di rafforzare i legami tra i due popoli che
hanno storia e tradizioni comuni e si pongono quali veri fari di civiltà,
umanità, cultura ed equilibrio sociale in tutto il mondo. Nell’incontro guidato
dalla stessa presidente si è delineato il percorso di formazione dell’artista
nato a Creta quando l’isola faceva parte della Repubblica di Venezia ed era il
centro di un importante movimento pittorico post-bizantino, chiamato Scuola
cretese ove Dominikos si formò artisticamente. All’età di 26 anni (1567) si
trasferì a Venezia per frequentare le botteghe di Tiziano, Bassano, Tintoretto
e Veronese per poi aprire a Roma una propria bottega nel 1570. Durante il
soggiorno italiano El Greco modificò il suo stile in modo sostanziale, arricchendolo
con elementi tratti dal manierismo e dal Rinascimento veneziano, ispirati
soprattutto al Tintoretto nelle linee sinuose e allungate, nel senso del
movimento e nella drammaticità dell'illuminazione, e al tardo Tiziano nell'uso
del colore. Nel 1577 si trasferì a Toledo, in Spagna, dove visse e lavorò fino
al giorno della morte. La genialità de El Greco sta nell’essere riuscito a
fondere due culture contrapposte: quella greca ortodossa e quella rinascimentale
cattolica romana. Una storia epica dalla quale emerge il profilo di un artista
indomabile che affrontò con coraggio e dignità l’establischment della Sua epoca e la Santa Inquisizione cercando
perennemente libertà e amore e lottando contro la barbarie e l’ignoranza. Un
“prodromo” dell’arte moderna è stato anche definito, la cui coscienza creativa
ed il suo temperamento rivoluzionario ispirano fino ai nostri giorni i Maestri
di tutto il Mondo.
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